Sinner, dopo l’exploit di Torino guida l’Italia alla conquista della Davis
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Sinner, dopo l’exploit di Torino guida l’Italia alla conquista della Davis

giovedì 23 novembre, 2023

Le recenti Nitto Finals ATP di Torino, hanno inequivocabilmente detto due cose. La prima è che il nostro Jannik Sinner è ufficialmente uno dei super big del tennis mondiale e questo grazie ad un 2023 che per l’atleta di San Candido è stata più che eccellente, con un crescendo che l’ha portato fino alla finalissima dell’evento piemontese, diventata virale e la più vista di sempre nella nostra penisola.

La seconda è che finché Novak Djokovic deciderà di giocare, per il resto della truppa ci saranno poco più delle briciole, o comunque qualche torneo ogni tanto. Il tennista serbo ha, sì perso proprio contro il nostro giocatore principale, ma poi si è ampiamente rifatto nella circostanza più importante, alzando cioè il trofeo del migliore in assoluto per la settima volta in carriera.

Djokovic si è confermato un vero e proprio «cannibale», sfornando una prestazione esageratamente perfetta, frutto di un servizio praticamente infallibile e una percentuale d’errore bassissima. Sinner l’ha subito dal primo all’ultimo game, ma in quella specifica situazione nessuno degli attuali protagonisti del ranking mondiale avrebbe potuto fare granché.

L’azzurro però ha dimostrato che presto, molto presto, potrà competere per la leadership e questo già è tenuto in conto anche nelle quote sul tennis che, già da un po’ a dire il vero, lo tengono in forte considerazione nei vari tornei di cui è stato recentemente protagonista. L’altoatesino ora ‘sposta’ decisamente e ne trae beneficio anche l’Italia che è tra le grandi favorite nella finale a otto di Malaga, in corso di svolgimento. La Serbia è favorita con 3.00, ma l’Italia è appena un gradino più in basso a 4.00, di fatto alla pari con l’Australia.

Le performance del nostro Jannik del resto possono fare la differenza e, insieme ai vari Musetti e Sonego la rappresentativa azzurra, guidata da capitan Volandri, può assolutamente dire la sua e magari farci riassaporare il dolce sapore del successo dopo quello ormai lontanissimo del 1976 conquistato da Panatta e soci!


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