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ROMA, 9 NOVEMBRE - Questa mattina è stato udito, dalle commissioni bilancio di Camera e Senato, Luigi Signorini, vicedirettore generale della Banca d'Italia, il quale si è pronunciato sulla manovra.
Signorini si è espresso rispetto all'aumento dello spread dichiarando che al contribuente è costato 1,5 miliardi di interessi in più negli ultimi sei mesi rispetto a quanto i mercati si sarebbero aspettati ad aprile. Secondo il vicedirettore nel 2019 tale costo sarà di 5 miliardi fino a salire a 9 miliardi nel 2020. Egli ha paragonato lo spread ad una stretta monetaria sottolineando la necessita di abbatterlo in quanto colpisce l'intera economia, evidenziando, inoltre, l'importanza dei segnali che gli investitori percepiscono.
Per concludere Signorini ha manifestato i suoi dubbi sulle misure di condono fiscale temendo che queste possano " Determinare disincentivi all'adempimento regolare degli obblighi tributari".
Ludovica Portelli