Si faceva pagare per la procreazione assistita: medico di Belluno in cella
Cronaca Veneto

Si faceva pagare per la procreazione assistita: medico di Belluno in cella

martedì 20 dicembre, 2011

 BELLUNO, 20 DICEMBRE 2011 – Chiedeva alle coppie fino a 2.500 euro per saltare le liste d’attesa. Il primario si faceva pagare per la procreazione assistita, a incastrarlo le immagini che lo riprendono durante il pagamento della tangente.[MORE]


Un medico di 62 anni è stato arrestato dalla Guardia di Finanza perché chiedeva denaro a marito e moglie che ricorrevano alla procreazione assistita. Le somme, che arrivavano fino a 2.500 euro per ogni tentativo, servivano a far saltare le liste d’attesa. Infatti convinceva i pazienti che anche un mese in meno poteva essere determinante per la riuscita del concepimento; il medico faceva leva proprio sul forte desiderio di avere un figlio. Le coppie coinvolte sarebbero circa 6, ma non è escluso che possano essercene delle altre. Le indagini, che andavano avanti da mesi, hanno avuto conferma dalle riprese, avvenute in un bar, mentre il ginecologo prendeva una busta contenente i soldi. A fronte di questo pagamento il primario di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Pieve di Cadore (BL) faceva scalare ai primi posti i pazienti, accorciando notevolmente i tempi d’attesa. Adesso il dottore dovrà rispondere alle accuse di concussione aggravata e continuata e di interruzione di pubblico servizio.

Giulia Cancedda

(fonte foto: unita.it)


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