Oltraggio alla Memoria della Shoah: rubata la targa «Arbeit macht frei» di Dachau
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BERLINO, 2 NOVEMBRE 2014 - Il campo di concentramento di Dachau, cittadina tedesca nei pressi di Monaco, fu il più longevo del Terzo Reich. Anche su di esso, come in ogni campo di sterminio concepito dai nazisti, campeggiava, fino alla scorsa notte, la celebre quanto riprovevole scritta “Arbeit Macht Frei”, ovvero “il lavoro rende liberi”. Compiendo l’ennesimo oltraggio alla memoria della Shoah, dei vili ignoti hanno rubato la targa in metallo.
A rendere nota la notizia il quotidiano tedesco Suddeutsche Zeitung. Secondo la polizia locale, le cui ricerche al momento sembrano navigare in alto mare, i ladri avrebbero agito di notte approfittando dell’assenza di telecamere. Resta anche da chiarire il profilo dei criminali: ladri su commissione o nostalgici, invasati nazisti in cerca di cimeli da commemorare.
«È un crimine e una profanazione insieme, un atto vergognoso» ha affermato, Karl Frellerm, direttore della Fondazione che gestisce tutti i monumenti, memoriali e luoghi in ricordo dell’Olocausto in Baviera.[MORE]
Un episodio simile si è verificato circa 5 anni, esattamente nel 2009, quando ad Auschwitz, Polonia, venne trafugata la stessa iscrizione presente all’ingresso del campo di concentramento polacco. Tuttavia, tre giorni dopo l’accaduto, la polizia polacca arrestò i responsabili: giovani neonazisti svedesi e due criminale locali.
(Immagine da flickr.com)
Giovanni Maria Elia