Shale Gas: Approdo in Europa dopo il boom asiatico?
Cronaca Trentino Alto Adige

Shale Gas: Approdo in Europa dopo il boom asiatico?

venerdì 31 maggio, 2013

Lo shale gas (in italiano gas da argille) è un tipo di metano che si ricava da giacimenti non convenzionali di argilla. Questo tipo di gas sembra stia trovando sempre più estimatori. Ormai di diffusissimo uso in paesi quali gli Stati Uniti d'America, lo shale gas sembra non abbia ancora affascinato l'Europa

 Lo shale gas ha conquistato gli States 
"Shale Gas: Approdo in Europa dopo il boom asiatico? " Lo shale gas  si estrae attraverso un'operazione di fratturazione idraulica, detta " fracking". Preliminarmente a quest'operazione di fracking si compie una trivellazione nella roccia. Dopo aver rivoluzionato lo scenario americano, dal punto di vista energetico, lo shale gas si appresta a fare proseliti in Russia e in Cina e cambiare radicalmente l'industria petrolifera di quei paesi. L'Europa è alla costante ricerca di nuove fonti energetiche.

Ci si chiede quindi se è una questione di tempo o se davvero il vecchio continente non è interessato ai nuovi scenari delineabili nel settore della produzione energetica dall’utilizzo di questa fonte

L'energia atomica non è vista di buon occhio da molti cittadini comunitari e quei politici che hanno provato a schierarsi a favore dell'energia atomica, hanno perso consenso elettorale. Ecco perché in molti preferiscono puntare su energie di derivazione fossile o rinnovabile (almeno questo è l'auspicio). Tutto ciò, ovviamente, ha un notevole impatto anche "Shale Gas: Approdo in Europa dopo il boom asiatico? " sul libero mercato dell’energia elettrica, da un punto di vista sia della produzione che dei consumi.

 Europa: importazione o estrazione? 
Attualmente non sembrano esserci grosse prospettive per lo shale gas in Europa. Tra i sostenitori di questa tesi c'è Torbjorn Tornqvist, presidente della società Gunvor. Tornqvist - intervistato sulla questione dal Financial Times Global - ha detto che gli europei non vogliono vedere le trivelle sul loro territorio e indica la Cina come il paese che - potenzialmente - potrebbe avere le più grandi riserve di shale gas. Paolo Scaroni, AD del gruppo ENEL ha detto la sua in merito. Scaroni parla in termini entusiastici dello shale gas e del suo impatto rivoluzionario. Scaroni è convinto che gli Stati Uniti d'America presto esporteranno questo gas in tutta Europa. Non mancano forti polemiche circa l'estrazione di questo particolare gas.

L'Olanda, in particolare la municipalità di Loppersum, accusa le operazioni di estrazione del gas di aver comportato l'intensificarsi dell'attività sismica. Shelle ed Exxon Mobil (insieme costituiscono il consorzio NAM che gestisce le trivellazioni) avrebbero ammesso le loro responsabilità e sarebbero disposte a risarcire i danni riportati dagli edifici interessati dallo sciame sismico. Tali notizie, evidentemente, non costituiscono un buon biglietto da visita per quelle compagnie che volessero trivellare il suolo europeo per estrarre il gas.

Ma il premier Enrico Letta si dice già interessato allo shale gas, che rappresenterebbe una delle risorse, insieme alle fonti rinnovabili, su cui puntare per garantire all’Italia la sicurezza dell’approvvigionamento di energia oltre che la diminuzione del prezzo dell’energia stessa.
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