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Sequestro luci di Natale in negozio cinese

Daniela Dragoni
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Sequestro luci di Natale in negozio cinese
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TERNI, 19 DICEMBRE 2011 – Un maxi sequestro è stato effettuato dalla Guardia di Finanza di Terni in un negozio, nel centro della città,gestito da un commerciante di nazionalità cinese. I militari hanno sequestrato 1.500 luminarie di Natale pericolose. Giornali e televisioni ci tengono informati e ci avvertono dei pericoli che si incorrono nel comperare merce contraffatta, soprattutto se la merce in questione è composta da materiali che potrebbero essere pericolosi come ad esempio componenti elettrici difettosi, plastica contenente sostanze chimiche nocive o vernici non omologate. [MORE]


In questo periodo dell’anno in previsione delle prossime festività natalizie si cerca di tenere alta l’attenzione pubblica sulla pericolosità di certi giocattoli e certe luminarie “ Made in China “. I prodotti provenienti dalla Cina infatti risultano molto spesso costruiti con materiali non a norma che possono quindi mettere in pericolo la salute del consumatore. Rientra proprio in questo caso quanto è successo a Terni. Nel negozio in questione erano in vendita le classiche luci di Natale ( catene luminose, tubi fluorescenti, stelle e fili colorati ) che i finanzieri del Nucleo polizia tributaria di Terni hanno sequestrato nei giorni scorsi.


Gli oggetti sono stati tolti dal commercio dopo che i finanzieri avevano riscontrato che erano privi del marchio CE ( Conformità Europea ) che è la garanzia della genuinità del prodotto. Oltre che ad essere molto pericolosi per il consumatore dobbiamo sottolineare che, molto spesso, i prodotti in questione vengono importati in evasione dei diritti e dazi doganali alimentando così un mercato che prospera nella più completa evasione fiscale.
Il commerciante proprietario del negozio rischia ora sanzioni che vanno da un minimo di 20 mila euro ad un massimo di 200 mila euro. Il valore dei beni sequestrati si aggira intorno ai 20 mila euro, beni che ora verranno distrutti ad opera della stessa guardia di finanza che ha provveduto a toglierli dal commercio.


Un problema quello dei prodotti “ Made in China “ non conformi alle normative europee che vengono messi in commercio nel nostro paese che sembra diffondersi sempre di più. Complice, forse, la tanto citata crisi economica che, in certi casi, spinge il consumatore a rivolgersi a prodotti magari più convenienti economicamente ma che rischiano invece di provocare gravi danni alla salute di chi li acquista.
Daniela Dragoni


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Scritto da Daniela Dragoni

Giornalista di InfoOggi

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