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BRINDISI - Questa mattina la Digos di Brindisi ha sottoposto a sequestro cautelativo sette torce nella locale area del Petrolchimico. Cinque di esse appartengono alla Basell Chimica e due alla Polimeri Europa.
L’accensione delle torce può avvenire solo se finalizzata alla sicurezza degli impianti ma secondo la Procura di Brindisi, potrebbe essere stata programmata per smaltire rifiuti di tipo gassoso ritenuti nocivi. [MORE]
Allo stato attuale, sarebbero quattro gli indagati: Giancarlo De Natale, direttore dello stabilimento Basell di Brindisi; Franco Casadio, responsabile prevenzione e protezione dello stabilimento Basell di Brindisi; Paolo Zuccarini, direttore dello stabilimento brindisino della Polimeri Europa, e Paolo Salvatore Brigante, responsabile ambiente, salute e sicurezza dello stabilimento Polimeri Europa di Brindisi.
L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Antonio Negro, sarebbe partita anche in seguito ad alcuni malori accusati da militari della Guardia di Finanza che si erano ritrovati nella località Saline, poco distante dalla collocazione delle torce, per effettuare un’esercitazione.
Nel corso delle indagini sono state utilizzate delle telecamere per verificare le accensioni delle torce che in sei mesi sarebbero state centinaia. Le aziende sostengono che si sarebbe trattato di accensioni eccezionali dovute a motivi di sicurezza.
Il procuratore Marco Dinapoli ha dichiarato che se entro venti giorni le due aziende applicheranno misure ritenute idonee ad evitare l’immissione nell’atmosfera delle sostanze nocive rilevate durante le indagini riavranno le torce sequestrate. Tale provvedimento- ha sottolineato il procuratore- è stato preso tenendo conto delle ripercussioni di tipo economico e sociale che il fermo delle torce avrebbe potuto causare.
In foto, il procuratore Dinapoli- fonte http://www.brindisireport.it/breportmedias/2010/04/Il-procuratore-Marco-Di-Napoli.jpg