Sequenza di scosse nell'aquilano, Cialente: "è presto parlare di sciame sismico"
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L’AQUILA, 19 FEBBRAIO 2013 – Dopo la scossa che ha interessato la zona di Frosinone, anche l’aquilano è a rischio. Infatti, dalla notte di sabato - in cui si è registrata una scossa del 3.7 sul Gran Sasso - ad oggi, si sono susseguite ben dieci scosse, tutte non sopra i 2 gradi di magnitudine, ma che vengono egualmente percepite dalla popolazione.
La sequenza di scosse non può che riportare a quelle precedenti il 6 aprile del 2009, infatti, anche in quella occasione, ci furono due mesi e più di movimenti terrestri che non sono bastati a presagire quella drammatica notte e si teme una sottovalutazione degli avvenimenti anche in questo caso. [MORE]
La popolazione è, ovviamente, spaventata ma il sindaco, Massimo Cialente, ha messo il punto sulla questione: ‹‹ Non abbiamo elementi specifici per definirlo uno sciame sismico. Un sismologo dice una cosa e uno ne dice un’altra. La cosa certa è che parlare di sciame è precoce, anche se c’è preoccupazione››. Le certezze del sindaco derivano anche dalle parole del sismologo Christian Del Pinto che ha, appunto, definito precoce ogni tipo di allarme.
Ma questa voce non è bastata fin’ora a togliere preoccupazione e vicesindaco Roberto Riga ha allestito tre tende riscaldate, con l’aiuto della protezione civile, ‹‹ si tratta di una misura precauzionale ›› dice, mettendosi così dalla parte dei cittadini che queste notti stanno scegliendo di allontanarsi dalle loro dimore.
Erica Benedettelli
[immagine da lettera43.it]