Scritte contro i disabili sulla nuova sede di Cremona di basket inclusivo
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CREMONA, 26 MARZO - Ciò che rappresenta un paese è la sua popolazione. Sono le azioni dei cittadini lo specchio della società, del sistema educativo, della qualità della vita delle persone. Una popolazione che non prova rispetto, empatia verso i propri stessi concittadini non può essere che considerata ineducata, incivile. Non sarà purtroppo la minoranza di intellettuali di un paese a rappresentarne la popolazione, è la parola scambiata in un incontro casuale, l’opinione pubblicata sui social e condivisa. A definire la popolazione di un paese sono i suoi piccoli gesti.
La persona che ha deciso di attaccare le associazioni che, in via Cadore a Cremona, stanno facendo dell’inclusione una forza, purtroppo, non lo sapeva. Sulla porta della nuova sede di Baskin (basket inclusivo, che consente normodotati e disabili di giocare nella stessa squadra) infatti, è apparsa una scritta:“E quindi? Una marea di handicappati qui, in via Cadore, che magari prendono pure i parcheggi riservati. Avete sbagliato via”.
Una frase “orribile, incivile, cattiva e ignorante” per citare il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti. Solo una frase, se ci si pensa, ma sono queste dimostrazioni di inciviltà che mettono l’Italia sotto una luce di generale indifferenza verso il prossimo, normodotati, disabili, italiani o stranieri ed è compito di ogni cittadino fare in modo che questa idea scompaia.