Sciopero notturno al CAAT di Grugliasco: i facchini bloccano i cancelli
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TORINO, 22 DICEMBRE 2014 - La notte appena passata ha visto una nuova protesta dei lavoratori del centro agroalimentare di Grugliasco che da tempo chiedono l'applicazione di un contratto unico per tutti e una paga oraria di 8 euro.
Dall'1:30 circa, una sessantina di facchini, supportati dal sindacato Sicobas e da esponenti dei centri sociali, hanno bloccato i varchi di entrata del centro impedendo l'entrata dei mezzi con conseguente paralisi delle attività logistiche. [MORE]
Immediatamente si è aperto un confronto tra i vertici del CAAT e i manifestanti che ha portato alla decisione di organizzare il prossimo 8 gennaio un incontro a cui parteciperanno tutte le parti in causa: sindacati, grossisti, CAAT, cooperative e Assessore al lavoro del Comune di Torino.
“Quella sarà l'occasione in cui il sindacato potrà parlare di retribuzioni e contratti” spiega Giuliano Manolino presidente del CAAT “ma fino ad allora ci hanno assicurato che non ci saranno più proteste”.
Il sindacato Sicobas, che porta avanti da tempo le istanze dei lavoratori della logistica, pone l'accento sul fatto che “la concorrenza sleale basata su bassi salari e differenze retributive dei lavoratori, è la causa principale che frena la regolarizzazione dell'attività del CAAT, per cui lavoro nero, irregolarità retributive, caporalato, intermediazioni di manodopera, discriminazioni e attività antisindacale continueranno ad essere le principali attività praticate dagli operatori del Centro agroalimentare”.
Nel corso della notte a causa dei blocchi, si sono formate lunghe code di tir in arrivo soprattutto dal Sud Italia in corso Allamano e strada del Portone, mentre la regolare attività è ripresa soltanto verso le 4:30 alla presenza dei carabinieri della compagnia di Rivoli.
(Foto da www.provincia.torino.gov.it)
Maurizio Albavera