Scioperano in 2mila tra imprenditori e lavoratori: chiedono risposte per il lavoro
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TARANTO, 01 AGOSTO 2014 - In 2mila tra lavoratori e imprenditori hanno risposto alla chiamata della Confindustria tarantina, che ha scelto di manifestare in Prefettura contro la crisi del lavoro, alla quale si aggiungono le diverse vertenze dei comparti industriali.
"Una città che non produce è una città che muore" è lo slogan del presidente della Confindutria tarantina, mentre in tantissimi, per protesta, hanno indossato una maglietta bianca con su scritto "No alla città dei no". Alcuni manifestanti hanno bloccato con i Tir l'unico passaggio per rifornire l'Ilva, mentre i manifestanti hanno percorso tutta la città (dal Ponte Girevole fino alla Prefettura) per far sentire la loro voce.[MORE]
Durante il corteo, del tutto pacifico, trenta persone si sono staccate, cercando di creare disordine. Gli individui sono stati subito fermati, in modo che non si mimetizzassero tra i manifestanti, e la manifestazione è andata avanti come da procedure di rito.
Nella lettera che Confindustria Taranto ha mandato al premier Renzi si legge: "La cultura del no non si limita alla siderurgia, alla portualità, al settore energetico: ha anche travolto i processi di trasformazione urbana che riguardano il settore delle costruzioni e della diversificazione produttiva affossati da una politica e da una burocrazia locale che da tempo ha scelto irresponsabilmente di non decidere e di non fare".
La Fiom Cgil locale si è detta contraria alla manifestazione: secondo il sindacato, agli operai sarebbe stata pagata la giornata di sciopero, pur di avere più persone possibile in Prefettura. La scelta di Confindustria Taranto ha mobilitato sicuramente un gran numero di persone, le cui rimostranze sono frutto di scelte sbagliate negli anni, almeno per chi ha portato avanti l'iniziativa presentandosi di persona a chi di dovere.
Fonte: IlSole24Ore
Annarita Faggioni