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MILANO, 29 DICEMBRE 2013 – Per cercare di tamponare gli effetti della crisi, che da anni sta incidendo – tra le altre cose - anche sulla propensione al consumo degli italiani, si dà il via in anticipo ai saldi invernali che, in Lombardia, partiranno ufficialmente il 4 gennaio. Nonostante ciò, in base alle stime fatte, solo il 44% delle famiglie riuscirà ad approfittare dei saldi.
Come ha dichiarato Enrico Origgi, membro di Giunta della Camera di commercio di Monza e Brianza: «Anche quest’anno ci auguriamo – ha dichiarato - che i saldi possano rappresentare per il comparto del commercio una boccata d’ossigeno per aprire il 2014 con un nuovo slancio, nell’attesa di provvedimenti strutturali per la crescita e la ripresa, che incrementino il reddito disponibile e quindi il potere d’acquisto delle famiglie». [MORE]
In particolare, secondo quanto emerge dai dati della Camera di commercio di Monza e Brianza, complessivamente le famiglie lombarde che – per l’occasione – spenderanno circa 380 milioni di euro, con un budget che oscilla tra 146 euro dello scorso anno a 128 euro. Sempre secondo le stime degl’esperti della Camera di commercio di Monza e Brianza, la provincia che più dovrebbe approfittare dei saldi, sarà Varese (164 euro il budget ad acquirente). Segue Monza con una media di 131 euro, 125 a Milano.
Invece, in lieve salita – rispetto all’anno scorso – le famiglie che hanno fatto acquisti prima dei saldi: dal 16% del 2012 al 14% di quest’anno. A Milano e a Monza si registra la percentuale più alta delle famiglie che si è dedicata allo shopping prima dei saldi: circa una su cinque. A seguito di ciò, si evidenzia che le famiglie lombarde non si sono fatte scoraggiare dalla crisi, non rinunciando alla tradizione dei regali natalizi. Infatti, mediamente, hanno speso circa 142 euro a famiglia, poco di più dello scorso anno (134 euro), per un importo totale speso di circa 620 milioni di euro.
Tra i regali sotto l’albero, resistono imperterriti i “classici”: il 52% dei doni sono stati sceltri tra abbigliamento, accessori e calzature ma anche libri, il 32% in dischi, cd e giocattoli, gioielli e articoli di bigiotteria (6% contro l’1% del 2012), il 17% ha scelto di regalare la busta “della nonna”, il 5% quest’anno ha deciso di fare dei “regali utili” per la casa (in contrazione rispetto al 13%). Rimane invariata rispetto allo scorso anno la percentuale per l’elettronica di consumo, dai cellulari ai pc ai giochi elettronici (16%), così come quello per i beni alimentari (16%).
(Foto: leitv.it)
Rosy Merola