Sakineh scampa alla lapidazione, condannata ora alla forca
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IRAN- La triste storia di Sakineh non avrà un lieto fine. La donna, scampata alla lapidazione venti giorni fa, grazie alla mobilitazione internazionale, dovrà comunque morire anche se l’Iran ha cambiato modalità di uccisione: stavolta verrà giustiziata tramite impiccagione. [MORE]Lo ha annunciato il procuratore generale dell’Iran, Gholam Hussein Mohesen Ejei, spiegando che la donna, di 43 anni, dovrà ugualmente rispondere, in un modo o nell’altro, davanti alla legge non solo dell’accusa di adulterio, reato per il quale si era scelta la lapidazione, ma anche per la complicità nell’assassinio del marito, motivo per il quale finirà sulla forca. Queste le dichiarazioni: “In base alla decisione del tribunale, Sakineh è stata condannata per omicidio e la pena per questo delitto ha la preminenza sul reato di adulterio. La questione non deve essere politicizzata: il potere giudiziario non si può lasciare influenzare dalla campagna di propaganda avviata in Occidente.” Tali parole hanno dunque stroncato ogni possibile intervento, per convincere il tribunale dell’Iran ad un cambio di rotta.