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Russia, peschereccio affonda in Kamchatka: oltre 50 le vittime accertate, 13 i dispersi

Ilary Tiralongo
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Russia, peschereccio affonda in Kamchatka: oltre 50 le vittime accertate, 13 i dispersi
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VLADIVOSTOK, 2 APRILE 2015 - In Russia, al largo della penisola di Kamchatka, è affondato un peschereccio, oltre 50 le vittime accertate. [MORE]

La Dalniy Vostok, l'imbarcazione coinvolta, si occupava di pesca a strascico, secondo quanto comunicato dalle fonti sembrerebbe che il naufragio si sia verificato a causa di una falla nel corpo del peschereccio, falla che potrebbe essere stata determinata dallo scontro con delle lastre di ghiaccio, presenti nel mare di Okhotsk. Oltre 26 mezzi e 1397 uomini, stanno partecipando alle operazioni di salvataggio, ma le condizioni atmosferiche, da ieri, risultano piuttosto proibitive, con temperature dell'acqua sfioranti gli zero gradi e onde di 1,5 metri.

LA TRAGEDIA DEL DALNIY VOSTOK

La tragedia si è verificata intorno le 9, ora locale, l'equipaggio era costituito da 132 persone, 78 russi, e 54 di nazionalità birmana, lituana, ucraina e vanuatu. Dal Rescue Centre del porto Petropavlovsk-Kamchatsky, Artur Rets, direttore, ha dichiarato che 63 persone sono state tratte in salvo, mentre i dispersi ammontano a 15 individui. Dubbio risulta attualmente il numero delle vittime, con fonti che riportano un bilancio approssimativo di 54 - 56 marinai deceduti. Il giornale Russia Today comunica come numero ufficiale, 54 vittime, ma il rischio di un crescendo è particolarmente alto.

ECCESSIVO CARICO E LASTRE DI GHIACCIO AVREBBERO COMPROMESSO L'IMBARCAZIONE

Sembrerebbe che la nave sia affondata in poco meno di 15 minuti, con a bordo il capitano, che non avrebbe avuto il tempo di lanciare l'sos. Dieci le cause ipotizzate del naufragio, tra le più accreditate l'impatto con lastre di ghiaccio e l'eccesso di carico che avrebbero minato il precario equilibrio della Dalniy Vostok, un'imbarcazione di 26 anni e 5700 tonnellate di stazza. Partito il 3 gennaio da Vladivostok, ieri mattina intorno le 23 (ora italiana) avrebbe iniziato ad incrinarsi, mentre si trovava a 250 km a sud di Magadan, durante il carico di una rete di circa 80 tonnellate, i serbatoi pare fossero quasi vuoti e la zavorra non adeguata.

15 DISPERSI IN UN'AREA DI OLTRE 8500 KMQ

I soccorsi continueranno a setacciare l'area alla ricerca dei dispersi, ma le speranze di trovare ancora dei superstiti, in un'area di 8500 kmq, con temperature a cui è possibile sopravvivere entro i 20 minuti, si affievoliscono con il passare delle ore. Un'altra tragedia, quella del Dalniy Vostok, che si aggiunge alle terribili del 2011: il battello del Volga, affondato con 122 passeggeri nel luglio, e la piattaforma petrolifera colata a picco con 50 persone nel dicembre successivo, sempre nel mare di Okhotsk.

Fonte foto: lapresse.it

Ilary Tiralongo

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Scritto da Ilary Tiralongo

Giornalista di InfoOggi

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