Russia, atto razzista contro Roberto Carlos: il brasiliano abbandona il campo

venerdì 24 giugno, 2011

PRATO, 24 GIUGNO- Ennesimo episodio di razzismo nel calcio. Questa volta è toccato al brasiliano Roberto Carlos, ex di Inter e Real Madrid. Il terzino dal sinistro terrificante, che attualmente gioca nella squadra russa dell'Anzhi Makhachkala, ha subito un brutto gesto razzista da parte di un rozzo pseudo- tifoso.[MORE]

Mercoledì la squadra di Carlos era impegnata in trasferta contro il Samara quando dagli spalti è piovuta una banana nei confronti del calciatore carioca. In tutta risposta il trentottenne brasiliano, visibilmente scosso e indignato, abbandonava il campo, chiedendo la sostituzione e trovando l’appoggio e il tentativo di consolazione dei suoi compagni di squadra.

In lacrime, per la rabbia e l’offesa ricevuta, il terzino ha dichiarato: "Sono indignato dal comportamento di questo personaggio, che non ha offeso solo me, ma tutti quelli che erano in campo.Mi ha tolto la voglia di giocare. Spero che la Federcalcio russa, la Uefa e la Fifa valutino con la giusta severità quello che è successo. Gesti del genere, nei Paesi civili, non vengono tollerati". Carlos ha poi precisato: "Non è stato un atto d'impulso ma consapevole e premeditato. Sono uscito perché fosse data la giusta attenzione a quello che è successo e perché siano prese le misure necessarie: i tifosi devono andare allo stadio per divertirsi, ma rispettando i giocatori".

Sono arrivate le scuse del club Samara e le rassicurazioni del presidente della Federcalcio russa, Sergei Fursenko, sulla giusta punizione che verrà inflitta al responsabile e sulle future misure di contrasto a fatti del genere nel campionato russo, considerato che si tratta di una recidiva, visto che pochi mesi fa lo stesso Roberto Carlos era stato vittima di un episodio di simile natura.

Una vicenda riprovevole che ha visto, suo malgrado, protagonista il campione brasiliano, ma che, ancora una volta, deve far riflettere sul ripugnante fenomeno, mai del tutto debellato, del razzismo nello sport.

Davide Scaglione

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