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Roma, 18 luglio 2012 - Rossella Urru, la cooperante rapita il 22 ottobre scorso in Algeria, e' stata liberata. La conferma ufficiale e' arrivata in serata dal ministro degli Esteri, Giulio Terzi, dopo una giornata in cui si sono susseguite voci e dichiarazioni che la Farnesina ha preferito verificare attraverso l'Unita' di crisi. "E' una bellissima notizia" ha detto il ministro spiegando che la donna "sta per per entrare in contatto con il capo dell'Unita' di crisi", Claudio Taffuri.
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"Forse occorrera'" ancora un po', "prima di poterla avere", con noi, h detto Terzi, ma "speriamo di poterle parlare quanto prima". La Urru in effetti potrebbe essere a Roma gia' domani per poi rientrare in Sardegna. Terzi ha intanto incontrato i familiari della cooperante riuniti all'Unita' di crisi, il padre Graziano con la moglie Marisa e gli altri due figli che hanno espresso parole di ringraziamento. Terzi ha portato loro il saluto del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, che ha detto di aver appreso con "sollievo e con gioia" la notizia, e del presidente del Consiglio Mario Monti. Il ministro ha anche ringraziato "i funzionari (della Farnesina), le persone e gli organi dello stato che si sono prodigati in modo straordinario in tutti questi nove terribili mesi del suo sequestro per arrivare a questo risultato". [MORE]
"Rossella Urru - ha detto - rappresenta un simbolo i valori del coraggio e dell'eroismo delle nostre donne che lavorano in terreni di cooperazione estremamente difficili e che rappresentano la dignita', l'orgoglio e la grandezza dell'Italia". La Urru, secondo quanto e' emerso in giornata da fonti locali, sarebbe stata rilasciata a Timbuctu' nelle mani dei mediatori insieme ai due spagnoli. Ruolo importante nella mediazione avrebbe giocato il Burkina Faso. La donna era stata rapita nove mesi fa nel campo profughi saharawi di Hassi Rabuni, nel sud-ovest dell'Algeria, nella notte tra il 22 e 23 ottobre. I rapitori avevano fatto irruzione nelle stanze dei cooperanti e li avevano portati via.
Uno di loro aveva tentato di opporsi e gli aggressori gli avevano sparato a un piede. A dicembre il sequestro era stato rivendicato da una costola dissidente di Al Qaeda nel Maghreb islamico, la Jamat Tawhid Wal Jihad Fi Garbi Afriqqiya (Movimento per l'Unita' e il Jihad in Africa occidentale). Ai primi di marzo una falsa notizia della sua liberazione era stata diffusa da Al-Jazira e da un sito della Muritania, Sahara Media, che aveva addirittura scritto che la cooperante era stata rilasciata dai terroristi di Al Qaeda nel Maghreb islamico insieme al poliziotto mauritano Aal Ould al-Mukhtar in cambio della scarcerazione di un terrorista. Ad annunciare invece oggi il vero rilascio degli ostaggi in prima battuta era stato Sanda Ould Boumama, portavoce del gruppo Ansar al-Dine del Mali settentrionale, che aveva spiegato che gli islamisti del Mujao, Movimento per la unit'a e la jihad in Africa occidentale, un'altra sigla attiva nella zona, avevano liberato i tre ostaggi: "Ci hanno detto che i tre sono stati liberati nella regione di Gao", aggiungendo che la Urru insieme a Ainhoa Fernadez e Eric Conyalons sarebbero in mano di un gruppo di mediatori del Burkina Faso.
Piu' tardi la conferma dei rapitori, "Considerate gli ostaggi liberi, le nostre condizioni sono state rispettate" aveva affermato uno dei leader del Mujao Mohamed Ould Hicham, e la conferma del governo spagnolo secondo cui il processo di liberazione avrebbe potuto concludersi anche prima se non fosse stato per una "tempesta di sabbia". A sbloccare il sequestro, secondo l'agenzia mauritana Ani, sarebbe stato il trasferimento di un prigioniero sarahui Mamne Ould Oufkir, una delle condizioni poste dai rapitori. Intanto Samugheo si prepara ai festeggiamenti per il rientro di Rossella: un applauso e un urlo liberatorio nel Bar Sulis ha accompagnato la notizia della conferma della liberazione. I diversi componenti del Comitato per la liberazione di Rossella sono subito usciti in strada dove le prime auto hanno cominciato a suonare i clacson e ad improvvisare caroselli nelle strade del centro del paese. Il parrocco del paese si e' recato subito in chiesa per far suonare le campane e parole di gioia sono state espresse dal vice-sindaco e dall'arcivescovo
(Agi) .