Ronda razzista picchia a sangue 2 africani a Brindisi
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BRINDISI, 21 OTT0BRE - Due migranti feriti da una ronda xenofoba a Brindisi, una terza aggressione, sarebbe stata sventata dall’intervento di un passante, lo rende noto il “Forum provinciale per cambiare l'ordine delle cose”, un movimento di cui fanno parte numerose associazioni che sostengono i migranti (Libera, CSV- Centro per i Servizi del Volontariato della provincia di Brindisi, Migrantes, AIFO, IoDonna, Arci, UniTre, ANPI, Associazione Compagni di strada, Caritas, Coop Sociale Solidarietà e Rinnovamento, Frati Minori del Convento “La Pietà), che lavorano sul territorio sul tema dei migranti e dell’inclusione e della parità di condizioni tra tutti i cittadini.
Una delle vittime è il 30enne Elija K., rappresentante della comunità ghanese nel capoluogo brindisino e residente in città da molti anni, preso a sprangate da due uomini, “Hei ehi, fermo: ti dobbiamo ammazzare” - racconta Elija - “Erano in due, nel sottopassaggio di via Osanna”, gli è stata data una prognosi di 30 giorni. Gli aggressori avrebbero urlato "uccidilo, uccidilo" mentre lo picchiavano. L'altra vittima è un ragazzo del Senegal, residente in un dormitorio della Caritas al quale stava facendo ritorno quando in cinque lo hanno aggredito e colpito con una mazza da baseball, colpendolo alla testa. Anche per lui la prognosi è di una trentina di giorni.
Una terza aggressione ai danni di un giovane migrante sarebbe stata evitata in tarda serata, sempre venerdì, "grazie al senso civico di un brindisino che ha urlato al commando razzista che avrebbe chiamato la polizia. E non si sa ancora se la ronda anti-migranti abbia colpito anche altri", denuncia ancora il Forum. “Il Forum censura ogni forma di violenza e il clima razzista che si è creato in citta'”, si legge nel comunicato, “abbiamo piena fiducia nelle forze dell'ordine e nella magistratura affinchè siano individuati i colpevoli di questa violenza. Noi non vogliamo che razzismo e xenofobia crescano nelle società e nelle democrazie europee”.
“Brindisi - ha dichiarato il sindaco della città, Riccardo Rossi, - non è una città razzista, lo dimostra la sua storia. Quello che è successo è estremamente grave e purtroppo viene anche alimentato da dichiarazioni politiche a livello nazionale e locale che sono altrettanto gravi. I reati commessi sono di natura personale e devono essere giustamente perseguiti. È giusto che nessuno venga lasciato senza punizione ma nessuno può sostituirsi alle forze dell’ordine”.
Le aggressioni sarebbero avvenute la notte tra venerdì 19 ottobre e sabato 20 in due distinti momenti. Sugli episodi indagano i poliziotti della Digos della Questura di Brindisi.
Luigi Palumbo
Fonte immagine: Il Messaggero