Romanzo a puntate di Walter Perri. Capitolo 8 “Genitorialità”
Resilienze Calabria Catanzaro

Romanzo a puntate di Walter Perri. Capitolo 8 “Genitorialità”

sabato 22 aprile, 2023

“Non dirmi niente… stamattina lasciami in pace… non ti è bastato quello che ho patito ieri sera?… hai sentito?… No?… e come mai?… di solito stai attento a tutto!… e tutto quello che senti me lo rinfacci ogni volta che ti guardo…. Fai lo gnorri, vero?… Vorresti che io mi mettessi qui davanti a te e invece di rasarmi,  facendo attenzione a non tagliarmi perché è da un po' che a volte ho questo strano tremore nelle mani, ti raccontassi com’è andata ieri sera con Giulia che, alla fine, non è venuta a cenare?… No, non rivivrò per te il malessere vissuto!… Che dici?… Che devo convincermi che la vecchiaia è solitudine e alla fine anche i figli, quelli più disponibili, si stancano e usano questi mezzi fatti di imprevisti e mezze parole per farci capire che li dobbiamo lasciare in pace a vivere la loro esistenza?… 

Ma no!… Che discorsi fai?… Però alla fine tu mi metti in crisi e mi fai così dubbioso che potrei iniziare a scordarmi il mio nome… Se vorrò stare in pace, dovrò imparare a fare a meno di te… tanto, ho poco da specchiarmi ormai…. A volte evito anche di incrociare il tuo sguardo… non mi piace come sto diventando… questa faccia cadente comincia ad essere un cruccio enorme per me… ma tu ti ricordi quanto ero carino da giovane… Avevo i capelli neri e ricci, ricordi?... e un viso così gentile che mi bastava sorridere per rapire lo sguardo di una ragazza… Ora non rapisco più nulla, se non rimpianti e conti col passato… Non mi sono ancora abituato a questa fase della mia vita, ma ci devo riuscire… Cosa?… Si, te lo prometto che ci provo veramente…. Piuttosto, hai forse ragione… a volte i figli sono costretti a usare stratagemmi comunicativi per farci comprendere ciò che di essi facciamo fatica a capire… Eppure gli animali sanno quando dare la libertà alle proprie creature e lo fanno, se necessario, anche con tenacia e determinazione…. 

Gli uccelli fanno cadere i loro piccoli dal nido, perché imparino a volare ed ad essere indipendenti… Noi uomini no… tendiamo all’inverso… eppure siamo anche noi animali… che cosa ci ha fatti così?… Dici?… Dici siano state le sovrastrutture etiche e sociali che ci siamo imposti per vivere insieme a farci in questo modo?… Le false morali che ci hanno fatto perdere sempre di più la nostra dimensione naturale e diventare degli esseri estranei ai ritmi e alle leggi  su cui è nata la Terra?… Mah! … Potresti avere ragione… Ma da quel vecchio decrepito che sto diventando, ormai non so più in cosa credere… So solo che sto diventando sempre più egoista, sempre meno disponibile a spiegarmi perché accadano certe cose… e così, ieri, sono rimasto molto deluso e ti dirò… mi sono anche arrabbiato perché Giulia ha dato buca all’appuntamento per la cena… ho provato imbarazzo anche per Olga… chissà dentro sé cosa avrà pensato,  che razza di famiglia siamo stati finora…. Comunque, è stato…. Quanto tempo mi fai perdere… sono ancora tutto insaponato… adesso risparmiami le tue elucubrazioni che Olga mi sta aspettando giù per la colazione… Non bisogna approfittare della pazienza di una donna così per bene… Ecco, un po' di dopobarba profumato… Ma che dici!!??… Non mi profumo per Olga!!… Lo sai che mi è  sempre piaciuto!…. 

Si Olga!… ero al telefonino!…. Scendo subito, grazie!… Che figure che faccio per te!!...”. “Enzo, ma la colazione si fredda!”… Mi scusi Olga… un amico noioso e pedante… Una brava persona, sicuramente…. Ma sa… di quelle che quando attaccano non ti lasciano più… e io a dirgli “Mi stanno aspettando!”, “Ora devo andare!”… nulla… un’abilità impressionante a trattenerti….E dalle sette si sono fatte quasi le otto… per fortuna sono riuscito a fare la barba...”. “Che buon profumo che ha Enzo!… Sarà il dopobarba che le ha regalato Giulia al Suo compleanno!...”. “Si, Olga… è quello… ma la prego non creda che sia una civetteria nei suoi confronti...”. “Ma no Enzo! La mia era solo una battuta… Mi pare di percepirle una certa particolare tristezza stamattina… volevo solo farla sorridere… mi scusi se non ci sono riuscita…”. “Ma no, Olga…. 

Mi scusi Lei… sono il solito orso…. Rovino sempre tutto a tutti… e poi è ovvio che i miei figli si stufino di me e mi inventino delle scuse per evitarmi… Eppure mi creda, Olga… io sono stato un padre amorevole, sempre presente…. Ho cercato di dare il massimo per crescerli assieme alla mia povera moglie… Non ho avuto problemi a preparare il biberon di notte, a fare bagnetti, a cambiare pannolini quando lei non c’era…. Quando erano piccoli era uno spasso… Olga, come rimpiango quei tempi e come vorrei che il tempo mi riportasse a riviverli… le prime parole, i cartoni guardati insieme, le passeggiate nei boschi…. E poi il mare… i braccioli… le foto, a centinaia… Vede Olga, quando rimpiango quei tempi mi sento alla fine terribilmente vinto da un io senza scrupoli… Quello di un uomo che avrebbe voluto che i suoi figli restassero sempre bambini, perché così li avrebbe potuti avere sempre per se, dimenticando che i figli si mettono al mondo perché siano loro stessi e che essi non sono di chi li ha generati ma solo di loro stessi….Olga, a volte mi vergogno per questo...”. “Enzo, non si affligga con questi pensieri… 

Lei ha descritto ciò che molti genitori provano nei confronti dei figli…Pensi a me… uno ne avevo e l’ho perso in guerra… nel 2022, quando della parola guerra non avrebbe dovuto esserci traccia più nei vocabolari di tutte le lingue del mondo…. Se lo ritrovassi, per qualche miracolo, sa cosa farei Enzo?… Tenterei di riportarmelo dentro,  lì da dove l’ho dato al mondo e per nasconderlo al mondo…. Mi perdoni per questa immagine… Sono stata forse troppo forte… Ma la prego ancora di perdonarmi… Ecco, Enzo… Non deve sentirsi in colpa per ciò che pensa sia sbagliato di ciò che  prova nei confronti dei suoi figli… E’ tutto estremamente logico e giustificato ed è così da quando l’Uomo,  ha lasciato la sua natura animale…. Forse perché era necessario… per avere il Bene come bussola della propria esistenza… e i figli, la famiglia, sono parte massiva di quel Bene…. 

Riscaldo il latte, Enzo… si è freddato… Si Olga, facciamo colazione… Poi può essere che oggi ci venga a trovare Giulia… magari andiamo tutti insieme a fare una passeggiata…. Il tempo si è aggiustato…. Ho visto che sono tornate le rondini… A Giulia piacerà vedere che hanno ripreso i nidi sopra la  finestra della sua camera… Da bambina le aspettava già da fine febbraio e ci volevano giorni per consolarla quando a fine stagione se ne andavano… Si, oggi sarà una bellissima giornata…. Oh!! mi scusi Olga!… Mi è caduta la tazzina del caffè dalla mano!…. Pulisco io!…. ”. “Ma che dice! Faccio io!… E’ niente Enzo!… Vedrà, sarà certamente una bellissima giornata...”. -

Walter Perri


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Capitolo 2°
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Capitolo 3°
Olga
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Capitolo 6°  
Enzo e Olga II
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La partenza di Giulia
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Il ritorno di Salvo
Capitolo 11°
Aspettando l’arrivo di Salvo
Capitolo 12°
Il Vento in Faccia

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