Roma, villa dei Casamonica diventerà luogo di inclusione sociale
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ROMA, 23 APRILE - È online sul sito della Regione Lazio, nella pagina dell'Osservatorio per la sicurezza e la legalità, il bando per l’assegnazione in concessione, a titolo gratuito, del bene immobile confiscato alla al clan Casamonica a Roma, in via Roccabernarda.[MORE]
L’abitazione confiscata ai Casamonica il 21 febbraio si sviluppa su due piani, ha una superficie totale lorda di mq 600, è stimata per un milione e 40mila euro, e diventerà un luogo di inclusione sociale. “La concessione in uso del bene è finalizzata a favorirne il riutilizzo e la fruizione per finalità sociali, anche allo scopo di restituire alla collettività beni frutto di proventi di attività illecite, contribuendo in tal modo a rafforzare la percezione dell’equità e la fiducia nelle istituzioni”, si legge nel bando. Al momento è presidiata 24h per evitare che il clan la distrugga.
A darne l'annuncio è stato il presidente della Regione Nicola Zingaretti:
Destinatari Il bando regionale scadrà il 15 maggio e ha come destinatari associazioni del volontariato, cooperative sociali, comunità terapeutiche e centri di recupero, associazioni di promozione sociale, protezione ambientale e sportive. La concessione sarà rilasciata per un periodo non superiore a 9 anni, “rinnovabile in considerazione della permanenza dell’interesse pubblico sociale perseguito”.
"Difficile, fino a 21 anni fa, immaginare - sottolinea la Regione - che le ricchezze delle mafie potessero trasformarsi in opportunità di lavoro, in luoghi di stimolo alla partecipazione civile, in strumenti di cambiamento. Un risultato reso col tempo possibile grazie all'impegno di molti, frutto di un percorso che arriva da lontano. Dietro c'è l'intuizione di un grande siciliano, Pio La Torre, ucciso dalla mafia il 30 aprile del 1982 con il suo autista Rosario Di Salvo, che capì l'importanza di colpire le ricchezze mafiose sotto il profilo patrimoniale e insieme all'allora ministro dell'Interno Virginio Rognoni ispirò la prima legge sulla confisca dei beni".
Maria Azzarello
credit: Nicola Zingaretti