Roma, protesta tassisti e ambulanti, scontri con la polizia. Raggi: "Al loro fianco"
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ROMA, 21 FEBBRAIO – Centro di Roma in tilt per la protesta degli ambulanti schierati contro la direttiva Bolkestein e dei tassisti, che per il settimo giorno consecutivo hanno manifestato il proprio dissenso contro l'emendamento Lanzillotta al decreto Milleproroghe.
Centinaia di persone, arrivate da tutta Italia, si sono radunate da questa mattina in piazza Montecitorio per protestare: sono state fatte esplodere anche varie bombe carta che hanno mandato in frantumi le finestre di alcuni palazzi all'angolo di via Aquino e una delle vetrate circolari di palazzo Macchi di Cellere, nella piazza.
Tuttavia i manifestanti si sono dissociati da chi ha provocato le forti esplosioni.[MORE]
Poco dopo le 15 parte della protesta si è spostata al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dove è avvenuto l'incontro tra i rappresentanti dei tassisti e il ministro Graziano Delrio. Anche qui sono state fatte esplodere due bombe carta. Prima dell’incontro il ministro Delrio aveva avvertito: «Si lavora insieme se non ci sono violenza e minacce».
Caos anche a Largo del Nazareno, dove i manifestanti hanno cercato di avvicinarsi alla sede del Pd. Ambulanti e tassisti sono stati caricati dopo un lancio di oggetti contro le forze dell'ordine ma hanno nuovamente reagito con un lancio di oggetti, comprese bottiglie di vetro. Successivamente i dimostranti si sono dispersi nelle vie limitrofe rovesciando vasi, tavolini e sedie di alcuni locali sotto lo sguardo impaurito dei turisti.
Nel corso degli scontri con la polizia una persona anziana - non è chiaro se sia un tassista o un passante - è stata colpita alla testa. Anche altre due persone sarebbero rimaste ferite.
In piazza per incontrare i tassisti in segno di solidarietà è scesa anche la sindaca Virginia Raggi. «Basta riforme calate dall'alto. Stop emendamento Lanzillotta. Noi al fianco dei tassisti», ha detto la prima cittadina di Roma. «L'emendamento – ha spiegato - causerebbe effetti negativi sul trasporto pubblico non di linea perché porterebbe a una vera e propria liberalizzazione dei noleggi con conducente, che non sarebbero più vincolati al rispetto della territorialità. Un'eventuale riforma del settore deve essere fatta coinvolgendo le associazioni di categoria e le amministrazioni locali. Da giorni nella nostra città non si vedono circolare taxi. La protesta sta privando tutti noi cittadini di un servizio fondamentale. Per non parlare del fatto che i tassisti sono il nostro biglietto da visita per turisti e stranieri. Voglio lanciare un appello anche ai tassisti affinché il servizio torni al più presto alla normalità».
Il comportamento della Raggi è stato però ammonito dal Codacons che chiede alla Procura di Roma di aprire un'indagine. L'associazione di consumatori ha affermato: «E’ assurdo che un sindaco difenda chi da giorni sta creando immensi disagi agli utenti, appoggiando così di fatto uno sciopero illegale. Al contrario la Raggi avrebbe dovuto adottare misure urgenti contro i tassisti, compresa la sospensione delle licenze, così come prevede il regolamento comunale sugli autoservizi pubblici non di linea».
«Il comportamento di Virginia Raggi, oltre ad essere moralmente sbagliato, potrebbe portare la magistratura ad aprire nuove indagini nei confronti del primo cittadino: il Codacons chiede infatti oggi alla Procura di Roma di verificare se la decisione del sindaco possa configurare una omissione di atti d’ufficio e concorso in interruzione di pubblico servizio - conclude l'associazione - considerata l’assenza di qualsiasi provvedimento da parte dell’amministrazione capitolina nei confronti della protesta illegale dei tassisti».
Intanto, alla Camera, gli emendamenti al decreto Milleproroghe sono stati bocciati dopo l’esame delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio. Di conseguenza, il decreto è rimasto nella versione approvata dal Senato - comprese le norme su cui è scoppiata la protesta di tassisti e ambulanti - e passa all'esame dell'Aula.
[foto: lastampa.it]
Antonella Sica