Roma, musulmani pregano al Colosseo: "Non siamo tutti terroristi, dateci più moschee"
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
ROMA, 21 OTTOBRE - I musulmani di Roma si sono dati appuntamento al Colosseo intorno alle 14, nel giorno sacro per i fedeli di Allah, per dire no alla chiusura delle moschee. "Chiudere un luogo di preghiera è un atto contro la fede": questo lo slogan sui manifesti distribuiti vicino all'Arco di Costantino. [MORE]
"Allah Akbar non è terrorismo. Islam significa pace" è il messaggio lanciato dalla folla riunitasi pacificamente. "Vogliamo uscire da questa situazione, uscire dalle moschee abusive ma non esiste una norma per essere a norma - ha spiegato il portavoce del coordinamento associazioni islamiche del Lazio Francesco Tieri. - Le sale vengono chiuse per varie contestazioni tra cui la destinazione d'uso per il culto, ma manca una normativa nazionale".
A chiamare a raccolta i musulmani è stata l'associazione Dhuumcatu, che rappresenta la comunità del Bangladesh nella Capitale e ha voluto lanciare un messaggio da sito web: "Siamo stufi della criminalizzazione dei nostri luoghi di culto bollati come abusivi - hanno sottolineato i promotori della manifestazione - non esiste una normativa di riferimento, e non possiamo inventarci soluzioni in autonomia dalle amministrazioni. Abbiamo bisogno della volontà politica di risolvere il problema. È un dovere costituzionale delle amministrazioni il consentire l'esercizio di un diritto costituzionale come quello al culto".
In una nota ha invece espresso il suo dissenso il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri: "La politica di resa all'immigrazione di ogni tipo di Renzi e di tutte le sinistre ha portato all'allucinante scenario odierno di una preghiera di protesta islamica sotto il Colosseo". "Protestano – ha aggiunto - perché vengono chiuse alcune moschee abusive. Ricordiamo che a Roma si sono rifugiati alcuni dei terroristi islamici che hanno colpito città europee proprio trovando protezione in presunte moschee abusive della periferia capitolina".
Giuseppe Sanzi
(fonte immagine 06blog.it)