Roma, il vicesindaco Luigi Nieri si dimette: «Lascio per non dare alibi, ma non sono indagato»
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ROMA, 14 LUGLIO 2015 - Dopo le dimissioni del segretario generale Liborio Iudicello e quelle di Mattia Stella, componente della segreteria del sindaco Ignazio Marino come responsabile dell'attuazione del programma, arrivano anche le dimissioni del vicesindaco di Roma Luigi Nieri (Sel). [MORE]
«Mi dimetto per non lasciare alibi a chi usa me per attaccare l’amministrazione di Roma», ha scritto Nieri in una nota pubblicata sul suo sito. Pur non essendo indagato, il vicesindaco è citato nella relazione dei commissari prefettizi che dovevano valutare l'infiltrazione mafiosa nel Comune di Roma.
«Mai sfiorato dalle indagini di Mafia Capitale –ha spiegato Nieri- Il mio passo indietro, che nessuno mi ha chiesto di fare, ha alla base l'amore per Roma e la convinzione che l'amministrazione Marino vada difesa a tutti i costi. Proprio per queste ragioni non posso più tollerare che la mia persona sia usata, in maniera volgare e oscena, come strumento per attaccare Roma e un'amministrazione che ha fatto battaglie di cui la sinistra italiana può andare fiera». «Mi dimetto per il bene di Roma e dei romani», ha concluso.
«Luigi Nieri è una persona leale e di specchiata onestà, un gentiluomo dai comportamenti inappuntabili, un amico dell'età adulta (legami più difficili da costruire), un compagno di squadra perfetto che sa sempre far prevalere l'interesse generale della città a ogni altra ipotesi. In moltissime occasioni ha affrontato con me decisioni difficili ma storiche per la città tenendo contro delle idee e della visione piuttosto che degli equilibrismi partitici». Con queste parole il sindaco di Roma Ignazio Marino, che nel frattempo ha ricevuto una nuova lettera di minacce che recherebbe come mittenti i nomi di Salvatore Buzzi e Massimo Carminati, ha commentato la decisione del suo vice.
L’opposizione ha apprezzato il gesto di Nieri e invita Marino a seguirne le orme.
«Giunta in frantumi dopo le dimissioni del vice sindaco Nieri. Marino non si nasconda dietro l'evidenza dei fatti, la sua esperienza è da considerarsi conclusa. Roma ha bisogno di un'amministrazione forte che governi una città importante e complessa come la Capitale d'Italia. Marino ne prenda atto, il Partito democratico e Orfini ne prendano atto, il presidente del Consiglio (si fa per dire) Matteo Renzi, ne prenda atto. Roma merita una guida autorevole e non traballante, in grado di far fronte alle sempre più numerose emergenze. Dimissioni subito», ha affermato in una nota Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia.
Dal canto suo, il sen. Maurizio Gasparri (Fd) ha dichiarato: «Apprendiamo che finalmente il vicesindaco di Roma, Nieri, ha rassegnato le sue dimissioni, schiacciato dall'evidenza dei fatti. Del resto il suo partito, Sel, per viltà è rimasta silente in tutta questa faccenda di Mafia Capitale e ora, alla luce della pubblicazione di stralci della relazione prefettizia, non poteva che fare diversamente. Il legame tra Nieri e Buzzi è evidente e anche per questo la Commissione ha individuato tutti i presupposti per lo scioglimento dell'attuale gestione del Comune. Presupposti che altri hanno ignorato. Ma alla luce delle dimissioni del vice sindaco questa decisione va rivista. L'assemblea capitolina va sciolta. Roma commissariata. Serve un'operazione di bonifica seria e intensa. A questo punto se ne deve far carico il governo. Noi non esiteremo a denunciare quanti finora hanno ignorato la chiarissima indicazione di scioglimento della Commissione di accesso».
Solidarietà invece da parte del presidente di Sinistra ecologia libertà Nichi Vendola che su Twitter ha scritto: «Un grande abbraccio a Luigi Nieri, contro di lui una campagna indegna. Chi lo conosce ne apprezza onestà e passione. Il suo è un gesto di grande sensibilità istituzionale».
Intanto è attesa per le decisioni del ministro dell’Interno Angelino Alfano che a fine mese renderà nota la sua proposta sulla sorte del Comune di Roma. Al Viminale sono al vaglio la relazione del prefetto di Roma, Franco Gabrielli, che prevede la rimozione di 18 tra dirigenti, funzionari e dipendenti comunali, nonché lo scioglimento della circoscrizione di Ostia, e la relazione della commissione di accesso agli atti del Campidoglio presieduta da Marilisa Magno.
[foto: iltempo.it]
Antonella Sica