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ROMA, 15 GIUGNO 2013 - «Roma città aperta». È questo lo slogan scelto dal movimento Lgbt per il Pride romano che oggi pomeriggio attraverserà in corteo le strade della capitale Una scelta fatta per sottolineare l'intenzione del movimento per i diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transessuali di porsi in linea di continuità con la lotta di Liberazione dal nazi-fascismo e con i valori democratici di cui è stata portatrice. Recuperare quello spirito democratico «per ridare nuova linfa a quei valori che decenni di cattiva politica hanno appannato e svuotato», come si legge in un comunicato del movimento, affinché Roma e l'Italia intera riconoscano a tutti i cittadini e le cittadine, senza esclusione alcuna, piena cittadinanza e parità.
Sarà come sempre un corteo festoso e colorato che questo pomeriggio sfilerà per le strade romane per rivendicare l'assoluta necessità di fare della Capitale una «città aperta ed inclusiva, avanguardia di una democrazia capace di interagire con i cambiamenti sociali» in un paese che nonostante le rivendicazioni del movimento, le richieste delle istituzioni europee e delle stesse corti di giustizia, non ha ancora riconosciuto pari diritti e pari dignità a tutti i suoi cittadini. Una città dove si moltiplicano le violenze, fisiche e non solo, ai danni della comunità Lgbt, in un paese ancora incapace non solo di riconoscere legalmente le unioni omosessuali, ma persino di approvare una legislazione contro l'omofobia.[MORE]
Per quanto, in riferimento a quest'ultimo elemento, qualche segnale importante c'è stato proprio nei giorni scorsi, con la presentazione in Commissione Giustizia di un disegno di legge contro l'omofobia e la transfobia che ci si augura arrivi quanto prima in aula. Altro importante segnale di apertura delle istituzioni è venuto proprio ieri, con la lodevole partecipazione della presidente della Camera Laura Boldrini e del ministro per le Pari Opportunità Josefa Idem al Pride di Palermo.
Non sembra, invece, un buon segnale in questo senso l'assenza alla parata di questo pomeriggio del neoeletto sindaco di Roma. Ignazio Marino, da pochi giorni primo cittadino della Capitale, ha fatto sapere che non parteciperà al Pride di oggi, ma che le istituzioni romane saranno comunque rappresentate dalla presenza al corteo di Luigi Nieri, consigliere di Sel. Una decisione, quella di Marino, che non è piaciuta al Comitato Roma Pride 2013.
«Il Sindaco Marino – si legge in una nota diramata ieri dal comitato - declina il nostro invito a partecipare al Roma Pride 2013 per trascorrere qualche giorno in famiglia. Una risposta irrispettosa e offensiva nei confronti di una comunità che si batte da anni e domani scenderà in piazza proprio per vedere riconosciuti i diritti, la visibilità e la dignità delle proprie famiglie. Il Sindaco di Roma – continua il comitato - ha il dovere di offrire alla Città una disponibilità diversa rispetto al passato e di dimostrare più attenzione alle richieste di una grande manifestazione per i diritti civili, la democrazia e la libertà. Siamo molto delusi da questa scelta che denuncia una grave sottovalutazione di cosa sia il Pride per Roma e siamo fiduciosi che il Sindaco sappia comprendere l’importanza che avrebbe la sua presenza per una comunità che troppo spesso non riceve risposte credibili dalle Istituzioni e dai suoi più importanti rappresentanti».
La parata romana, organizzata anche quest'anno dal Circolo Mario Mieli, si svolgerà questo pomeriggio, con partenza alle 15 da piazza della Repubblica e con un percorso che toccherà Piazza dei Cinquecento, Via Cavour, Piazza dell’Esquilino, Via Liberiana, Piazza Santa Maria Maggiore, Via Merulana, Largo Brancaccio,Via Labicana, Piazza del Colosseo e Via dei Fori Imperiali, per arrivare a Piazza Madonna di Loreto.
Serena Casu
Foto da www.romapride.it