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ROMA, 12 NOVEMBRE 2011 – Sono circa 10.000 i cittadini stranieri di nazionalità extracomunitaria e comunitaria che dallo scorso anno ad oggi sono caduti nella rete di controlli del Servizio Immigrazione di Roma. Questo il bilancio della maxi operazione organizzata dagli agenti delle Divisioni con il patrocinio dei 49 commissariati della Questura di Roma, che hanno avviato provvedimenti di espulsione ed allontanamento dal territorio nazionale nei confronti di 5.600 residenti illegali.[MORE]
All'Ufficio Immigrazione di viale Patini, diretto da Maurizio Improta, sono stati condotti prevalentemente uomini e donne ritenuti a rischio per la commissione di reati e forme di devianza. L'operazione sarebbe il risultato di un'intensa attività di controlli su strada disposta con ordinanze del questore e supportata dal dispiegamento congiunto di commissariati, volanti, squadra mobile e altri organi competenti. L'Ufficio Immigrazione viene infatti spesso rappresentato come il braccio armato nel panorama della lotta all'immigrazione clandestina ed integrato nel più ampio meccanismo per il contrasto della prostituzione su strada, dell'abusivismo e della contraffazione sui marchi.
Sebbene la ragione ufficiale alla base del fermo dei sospettati fosse legata ad operazioni di accertamento sulla regolarità del permesso di soggiorno, l'operazione ha interessato anche una parte di stranieri già in possesso dei relativi documenti. In seguito agli accertamenti avviati dall'Ufficio Immigrazione, la Questura di Roma ha ordinato il ritiro di 85 permessi regolarmente denunciati e garantito poi il diritto alla residenza (tra nuovi rilasci e vecchi rinnovi) ad oltre 115.000 residenti stranieri. Da una prima analisi delle statistiche emerge una cospicua prevalenza sul territorio di cittadini appartenenti alle comunità cinesi e filippine.
E mentre procedono le operazioni di regolarizzazione per il diritto alla residenza in Italia di cittadini stranieri, è stato pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale il regolamento del cosiddetto permesso di soggiorno a punti. I principi alla base del nuovo testo di legge sono gli stessi che nascono dalla logica della patente di guida. Alla registrazione dell'immigrato, vengono assegnati 16 crediti corrispondenti al livello A1 di conoscenza della lingua italiana parlata ed al livello sufficiente di conoscenza della cultura civica in Italia.
Riccardo Marcucci