Rimini, la ragazza violentata afferma: "Prendete quelle belve e tornerò"
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RIMINI, 31 AGOSTO - La giovane polacca che è stata violentata a Rimini nei giorni scorsi si trova ora nel letto dell’ospedale Infermi insieme all’amico che è stato picchiato insieme a lei. “Ma quali torture e pena di morte – ha affermato la ragazza - noi vogliamo solo che li arrestino e che quelle belve paghino per quello che hanno fatto. Per poi tornare a Rimini da turisti qualunque”.[MORE]
Questa affermazione è arrivata dopo la dichiarazione di Patryk Jaki, il ministro della Giustizia polacco, che vorrebbe “la pena di morte e la tortura per le bestie di Rimini”. Dopo qualche giorno di assistenza psicologica la mente della giovane polacca violentata è tornata ad essere attiva.
La ragazza ha poi voluto difendere gli italiani dopo l’attacco sugli immigrati del ministro degli esteri: “Le solite strumentalizzazioni politiche, da questo punto di vista la Polonia non è diversa dall’Italia. Ora noi vogliamo solo voltare pagina, tornare alla normalità, al nostro lavoro, alla nostra vita quotidiana. E magari, tra qualche tempo, tornare in questa città meravigliosa”.
Chiara Fossati
immagine da ilrestodelcarlino.it