"Restituzione", il nuovo libro di Ilaria Palomba
Con “Restituzione”, edito da Interno Libri, Ilaria Palomba torna con una raccolta poetica dirompente e necessaria che segna una nuova tappa della sua evoluzione artistica.
Il volume — con prefazione di Gianpaolo G. Mastropasqua e postfazione di Silvio Raffo — è un attraversamento lirico e simbolico del dolore, della memoria e della resurrezione dell’essere.
Dopo opere come Vuoto, Scisma e Purgatorio, Palomba costruisce qui un testo che è insieme catabasi e ascesi, rito di purificazione e atto di restituzione alla vita.
La sua voce si fa oracolo, il verso si fa corpo, e la poesia diventa il luogo in cui l’abisso incontra la luce.
Sinossi
Restituzione è un poemetto in sette sezioni — Alluvione, Catabasi, Ascesi, Memoria, Dissolvenza, Restituzione, Mistica — che scandiscono il percorso spirituale e psicologico di una rinascita.
Dalle profondità del trauma e della perdita, la voce poetica attraversa l’ombra per tornare alla luce, passando attraverso la dissoluzione dell’identità e il recupero della propria essenza.
È un viaggio mistico e terreno insieme, un rito di passaggio tra dolore e consapevolezza.
La parola diventa strumento di conoscenza, il corpo un tempio da attraversare, la poesia un atto sacro che restituisce senso all’esistenza.
L’autrice evoca figure archetipiche come Iside, Inanna e Sophia, intrecciando mito e introspezione, in un linguaggio che unisce la forza del simbolo alla vulnerabilità umana.
“Solo inventando conosco,
solo nel sogno realizzo il mito.”
— da Restituzione
In Restituzione, Ilaria Palomba conferma la sua posizione tra le voci più autentiche e necessarie della poesia contemporanea.
Il suo linguaggio è insieme viscerale e sapiente, colto ma mai distaccato, capace di trasformare il dolore in conoscenza e la parola in rinascita. La raccolta si legge come una discesa nell’inconscio e una risalita verso la luce: ogni verso è un frammento di psiche che si ricompone, ogni immagine è un varco simbolico che unisce vita e mito.
La scrittura, limpida e potente, diventa gesto terapeutico e rivelazione spirituale.
Come afferma Gianpaolo G. Mastropasqua nella prefazione:
“Questo libro è un inno vedico di resurrezione, un atto di restituzione alla vita dopo la sua apocalisse.”
E nella postfazione Silvio Raffo aggiunge:
“Una poesia carnale e cosmica, un amplesso tra corpo e verbo, dove la ferita diventa fonte di luce.”
Restituzione non è solo una raccolta di poesie: è una mappa dell’anima, un percorso di guarigione e consapevolezza.
Una lettura che lascia il segno per la sua densità emotiva e la capacità di parlare a chiunque abbia conosciuto la perdita e desideri ritrovare sé stesso.
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