Renzi, banche: "chi strumentalizza la morte delle persone mi fa schifo"
Economia Toscana

Renzi, banche: "chi strumentalizza la morte delle persone mi fa schifo"

domenica 13 dicembre, 2015

FIRENZE, 13 DICEMBRE 2015 - "Chi pensa di strumentalizzare la vita delle persone deve fare pace con se stesso, ma chi pensa di strumentalizzare la morte delle persone personalmente mi fa schifo. Le polemiche politiche si fanno a viso aperto". Sono queste le dure parole del premier Renzi in relazione al drammatico suicidio di Luigino d'Angelo, che si è tolto la vita in seguito ad un investimento fallimentare della sua banca, la Popolare dell'Etruria e del Lazio, una delle quattro interessate dal decreto "salva banche" di Renzi.

"Non abbiamo scheletri nell'armadio", ha detto il premier, "diciamo sì alla commissione di inchiesta sulla vicenda". E aggiunge: "Quel decreto lo rifarei anche domani mattina" perché senza il decreto "avremmo un milione di conti correnti chiusi e avremmo 7mila licenziati. Non prendiamoci in giro, la verità è più forte delle chiacchiere". Ma "chi ha truffato sarà individuato, e chi ha sbagliato pagherà. Non ci sono mai stati intoccabili".

Anche il ministro dell'Economia Padoan è intervenuto sulla vicenda, difendendo Maria Elena Boschi, accusata da più parti di conflitto di interessi in quanto figlia di uno dei vertici della Popolare dell’Etruria e del Lazio: "Per favore smettiamola con lo sciacallaggio. Il sistema bancario italiano è grande e solido: in Germania 250 miliardi di soldi pubblici alle banche, in Italia no. Ci sono quattro nuove banche che hanno preso il posto delle banche che erano in difficoltà e queste hanno i conti puliti. Questo è il vero dato, non pretestuosità". [MORE]

Il ministro ha anche accettato di ricevere una delegazione di una cinquantina di membri in rappresentanza dei consumatori che protestano per il decreto "salva banche". "Avevamo votato Pd, ma non lo rifaremmo", hanno detto alcuni di loro.

Nel frattempo, però, Il M5s stelle prepara una mozione di sfiducia per la Boschi: "Non vogliamo", ha spiegato Alessandro Di Battista, "che ci siano ministri in conflitto di interessi rispetto a banche favorite da provvedimenti del governo". "Il Giglio magico era informato o no del dl che ha permesso l’aumento di valore delle azioni di Etruria? Si gioca sulle leggi per favorire chi è vicino al governo. Si chiama conflitto di interessi".

"Abbiamo una banca", ha continuato Di Battista, "in cui la famiglia Boschi ha interessi e lo stesso ministro era azionista. Se ha però o meno guadagnato lo scopriremo quando pubblicheranno il loro patrimonio. Potrebbero aver acquistato azioni prima di trasformare la popolare in Spa per poi rivenderla. Dobbiamo capire se qualcuno ha speculato".

(foto: toscanamedianews.it)

Sara Svolacchia


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