Renzi al Vinitaly brinda con Prosecco e dice: "Veneto può essere locomotiva d'Italia"

mercoledì 9 aprile, 2014

VERONA, 9 APRILE 2014- Nonostante i malumori di chi il Veneto lo vuole indipendente, oggi il premier Matteo Renzi, in visita al Vinitaly a Verona ha detto: “Il Veneto è una delle colonne dell'Italia e può essere una locomotiva per uscire dalla crisi”. E quando il presidente della Regione Veneto Luca Zaia gli porge la bandiera di San Marco, simbolo della rivolta veneta, Renzi dice: “Sono orgoglioso di riceverla da presidente del Consiglio”.

Parla di obiettivi importanti il premier. Dice che “l'export del vino adesso è a 5 miliardi, nel 2020 puntiamo a 7,5 miliardi. Lo stesso si può fare con l'agroalimentare: dagli attuali 33 miliardi bisogna arrivare a 50, sempre nel 2020”. E lancia addirittura l’idea di fare un programma per rendere attraente il lavoro del contadino, così come Masterchef ha fatto con quello del cuoco. [MORE]

Renzi ha anche incontrato il sindaco di Verona Flavio Tosi, che in questi giorni non ha avuto vita facile. Il primo cittadino ha commentato l’incontro con il premier in questo modo: “Durante il mio incontro con il Presidente del Consiglio Renzi gli ho chiesto se ha trovato più resistenza nella grande burocrazia romana oppure in Parlamento e lui ha risposto che crede che la maggiore resistenza gli arriverà dalla grande burocrazia romana. Rispetto al Parlamento sa di avere una sfida difficilissima, ma lui si mette in gioco fino in fondo ed è ottimista. Gli ho detto poi che lui ora sta facendo quello che doveva fare Monti nel novembre 2011, ovvero forzare la mano per ottenere risultati, e lo sta facendo pur sapendo che sta andando incontro a grandi rischi. Matteo Renzi è consapevole del fatto che si sta giocando il tutto per tutto”.

Federica Sterza

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