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REGGIO CALABRIA, 11 APRILE - Seicento falsi braccianti sono stati scoperti e denunciati dalla Guardia di Finanza del Gruppo Locri, in provincia di Reggio Calabria. Dopo un’attenta e complessa indagine i Finanzieri hanno svelato una truffa aggravata ai danni dell’Inps perpetrata da 23 aziende agricole tramite l’assunzione fittizia di 600 dipendenti, per un danno alle casse dello Stato di oltre 4 milioni di euro.[MORE]
Le imprese presentavano all'Inps falsi contratti di affitto o di comodato di terreni, che in alcuni casi erano di proprietà di soggetti ignari, totalmente estranei alla truffa, nonché denunce aziendali trimestrali fasulle, che attestavano l'impiego di operai mai esistito, per consentire a questi ultimi la percezione indebita di indennità di disoccupazione, malattia, assegno nucleo familiare e maternità.
Secondo quanto rivelato finora dai finanzieri, sarebbero oltre 100 mila le giornate di lavoro comunicate ma mai effettuate, che hanno comportato indennità previdenziali e assistenziali per oltre 4 milioni di euro, nonché il mancato versamento nelle casse dello Stato di contributi previdenziali Inps a carico delle aziende agricole segnalate per circa 430 mila euro. Le Fiamme gialle hanno anche effettuato sul conto di tutti i soggetti coinvolti accertamenti economico-patrimoniali constatando, in capo ad alcuni braccianti agricoli, il possesso di beni mobili di lusso e immobili di pregio a fronte di una modesta situazione reddituale.
Attualmente i rappresentanti legali delle imprese sono stati denunciati per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e per truffa aggravata ai danni dell’Inps, mentre i 600 falsi braccianti agricoli sono stati segnalati per truffa aggravata in concorso col datore di lavoro fittizio.
Fonte dell'immagine: cellulare-magazine.it
Federica Vetta