Rapina in villa con omicidio, la rabbia della gente

martedì 6 marzo, 2012

RAMAZZANO ( PERUGIA ), 6 MARZO 2012 – La rabbia della gente. La paura e lo sgomento per quello che è successo. Queste sono le sensazioni dominanti tra gli abitanti di Ramazzano. Una rabbia gridata a gran voce con quell’invocazione di giustizia che oggi campeggia su di uno striscione lungo la strada che attraversa il paese. Accanto un altro cartello. Un saluto per Luca. Luca Rosi, il giovane di 38 anni ucciso barbaramente venerdì sera scorso poco dopo le 22 e trenta. Quattro colpi di pistola sparati dai tre banditi che avevano fatto irruzione nella villetta di famiglia per rapinarla. A

ll’interno il giovane, la fidanzata, la madre e il nipote ( figlio della sorella ) di otto anni. Dopo aver constatato che poco c’era da rubare i tre hanno avvicinato la giovane fidanzata di Luca. Lui ha immediatamente reagito. Senza nemmeno pensarci anche se con le mani legate si è avvicinato ai rapinatori e ha intimato loro di lasciar stare la giovane donna. Quello che è successo immediatamente dopo è un atto di una tale ferocia che si stenta a credere che possa essere accaduto sul serio.[MORE]

Il ragazzo, secondo il racconto della madre e della fidanzata, è stato condotto dai tre in camera da letto. Le due donne hanno sentito esplodere quattro colpi di pistola. Luca Rosi è stato ammazzato senza pietà, a sangue freddo dai tre banditi che sono subito fuggiti. La notizia si è immediatamente diffusa. Tutt’ora è in corso una serratissima caccia all’uomo da parte degli agenti che stanno facendo davvero tutto il possibile per assicurare alla giustizia gli artefici di una simile barbarie. Il paese di Ramazzano è sconvolto. L’intera comunità perugina è sconvolta e la notizia, da qualche giorno, campeggia su tutte le pagine dei giornali locali e nazionali.

Ieri sera si è svolta una fiaccolata in memoria di Luca, una lunga fiaccolata in cui tutti coloro che lo conoscevano e non solo hanno potuto far sentire il proprio sostegno ad una famiglia distrutta da quello che è successo. Il corteo si è mosso composto e silenzioso lungo la strada che attraversa il paese aperto, sotto una pioggia battente, dalla squadra di calcio locale il cui cassiere era proprio il giovane ucciso. Poco dopo le 21 i partecipanti sono arrivati al Cva di Ramazzano che a fatica conteneva tutti gli intervenuti. Presenti all’interno il padre del ragazzo, tenuto sotto braccio dal sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, e la fidanzata Mary.

Le esequie saranno celebrate nei prossimi giorni, in una città listata a lutto ha fatto sapere il sindaco, dall’arcivescovo di Perugia Gualtiero Bassetti. Lo ha riferito il vicario del vescovo, Paolo Giulietti, durante un breve discorso tenuto ieri sera al Cva dopo la fiaccolata. Sono state proprio le parole di don Giulietti a far sollevare qualche mugugno da parte delle persone intervenute.

Parole come perdono sono sembrate fuori luogo ad una popolazione che, per il momento, chiede e d invoca con forza solo giustizia per il proprio concittadino. Parole forti sono arrivate dalla fidanzata del giovane che, visibilmente sconvolta da quanto vissuto, si è rivolta al sindaco di Perugia pregandogli più volte di fare tutto il possibile per arrestare gli assassini del suo fidanzato. “ E’ stato un massacro “ ha ripetuto più di una volta la ragazza che con rabbia ha invocato la penna di morte per chi con tanta ferocia ha ucciso il suo Luca. Il sindaco ha reagito con parole piene di comprensione ma con fermezza ha assicurato alla famiglia del giovane ragazzo che le istituzioni non gireranno la testa dall’altra parte e che si impegneranno affinché sia fatta giustizia per Luca, per la sua famiglia e per l’intera comunità. Poi tutti si sono stretti calorosamente attorno ai familiari del giovane. Si attendono ora i risultati dell’autopsia sul corpo della vittima anche se è certo che a sparare sono state due pistole diverse. Proseguono intanto le ricerche dei banditi, gli inquirenti avrebbero già dei sospettati.

Daniela Dragoni

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