Raffica di aumenti per tariffe e servizi: stangata da 1500 euro nel 2013
Economia Lombardia

Raffica di aumenti per tariffe e servizi: stangata da 1500 euro nel 2013

giovedì 27 dicembre, 2012

MILANO, 27 DICEMBRE 2012 – Gl’italiani non faranno in tempo a riprendersi dal pagamento del saldo Imu, che dovranno far i conti con una serie di rincari già dalle prime battute del 2013: canone Rai, servizi postali e bancari, tariffe aeroportuali, tassa rifiuti, bollette, Rc auto e altre voci. Una stangata di circa 1.500 euro a famiglia. A sostenerlo, Adusbef e Federconsumatori, secondo cui si tratta di "aumenti insostenibili che determineranno nuove e pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie (già duramente provate) e sull'intera economia, che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi".

Come sottolineano Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, presidenti di Adusbef e Federconsumatori, “Le parole d'ordine per risollevare le sorti delle famiglie e dell'intera economia sono: ripresa della domanda di mercato, liberalizzazioni, nonchè investimenti per l'innovazione e lo sviluppo tecnologico per il lavoro che rimane il problema fondamentale del Paese. In assenza di un serio progetto che vada in questa direzione, la fuoriuscita dalla crisi si farà sempre più lontana e improbabile”. [MORE]

In particolare, le famiglie dovranno vedersela con l'aumento del canone Rai (che dovrebbe subire un aumento dell’1,5 euro, facendolo lievitare a 113,50 euro l'anno); delle tariffe aeroportuali (+8,5 euro a biglietto), dei pedaggi (+2%), delle tariffe postali (incremento che dovrebbe oscillare da un minimo di +15% a + 40% per la posta prioritaria. Bancoposta subirà un aumento del 58,3, cosa che farà salire il canone annuo, da 30,99 a 48 euro. Aumenterà anche il costo degli assegni che, da gratis, saranno portati a 3 euro).

Inoltre, Adusbef e Federconsumatori aggiungono gl’incrementi “dei mutui i cui tassi, pari ad una media del 4,88% con un differenziale di ben 139 punti sulla media Ue che si traduce in un costo superiore in Italia di ben di ben 72 euro al mese, 864 euro l'anno o delle assicurazioni che per la Rc Auto obbligatoria rappresenta la voragine fissa per i bilanci delle famiglie ed il 5% del reddito totale di 30.000 euro". Infine, come se non bastasse, occorre aggiungere la Tares che, per le due associazioni, aumenterà dal 1 aprile del 25.

Rosy Merola
 


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