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04 APRILE 2016 - I giochi di prestigio sono da sempre l’emblema di tutto ciò che appare, senza mai esserlo in senso concreto. Satana è il maestro per eccellenza in questo “settore circense”. Pratica antica che se svolta per distrarre e meravigliare adulti e bambini, come appunto avviene nella tradizione del circo equestre, è da amare e sostenere, ma se adoperata per falsificare la realtà, è da allontanare per non esserne travolti. Come si fa ad affermare di conoscere Dio e nello stesso tempo essere imbrigliati dal demonio? Chi conosce Dio conosce satana e viceversa. Se questo succede significa che si ha una conoscenza falsa dell’uno e dell’altro. Il maligno è astuto e il suo scopo principale è quello di far credere all’essere umano di trovarsi dove in concreto lui non c’è, ma pure di non essere visto dove lui è realmente presente. [MORE]
Questa è una trappola mortale! Chiunque si trova ad essere esposto a tale pericolo durante tutta la sua esistenza quotidiana, nessuno escluso. Si tratti di credente, di ateo, di religioso, di economista, di politico, di sportivo, di artista, di vagabondo, di lavoratore, di ragazzo, di adulto, di donna o uomo, ecc. Gli stessi scribi e farisei ai tempi di Gesù, nonostante la loro proclamata scienza religiosa, erano stati vittime dei lacci infernali di Lucifero. Non erano forse coloro che vedevano Satana in Cristo, senza che mai e poi mai una cosa del genere potesse mai essere possibile? Nello stesso tempo non erano gli stessi ad essere ignari della presenza satanica dentro i propri pensieri, desideri, volontà? Erano infatti al servizio della realtà più perversa dell’universo, strumento del male più grande.
Il maligno fa di questa mimetizzazione, tra essere e non essere e del cambiare attimo per attimo forme e modalità di esistenza e di apparenza all’esterno, la sua principale ragione di vita. Chi non ricorda nella Bibbia il serpente che tentò Eva? Qui il gioco di prestigio assume nella singolare trasformazione visiva la sua sceneggiata più spettacolare, mentre si consuma il danno più grande mai fatto all’umanità. Anche con il Figlio dell’Uomo l’azione da prestigiatore del demonio non accenna a diminuire, anzi rilancia la sua perversione, perché colpire Cristo, significa annientare il bene sulla terra. Ecco perché cerca di trasformarsi in suggeritore di misericordia, compassione, verità (termine azzardato) e pietà. Tutto chiaramente è falso e inutile.
Gesù non è solo da Dio è anche uomo vero, con l’obbligo di osservare sempre i comandamenti del Padre. Satana è in perfetta solitudine e il suo tentativo è vano, quasi impossibile, direi disperato. Se l’uomo si affidasse perciò alla Parola evangelica ridurrebbe a nullità l’attivismo del maligno. Guardando in giro, purtroppo, il quadro emergente è di tutt’altra natura. Il prestigiatore del buio eterno spesso incassa applausi e consensi, incassando l’ingaggio a vita. Non è facile accorgersi dei suoi effetti scenici messi in campo nella nostra società. Sono tanti, ben distribuiti e magistralmente strutturati. Ma quando si vede il diavolo dove non c’è e non si avverte la sua presenza, lì dove affonda le sue radici, non si fa altro che aprire un varco per quel prestigiatore di maligno, che mai perde l’occasione di distruggere ogni bene.
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Egidio Chiarella