Quaresima e attualità, tra allergia ed esame di coscienza
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15 FEBBRAIO 2016 - C’è una tendenza molto insidiosa che oltrepassa il buon senso delle comunità, per cercare di dirottare nel concetto di inefficacia, tutto ciò che possa sollecitare o provocare un opportuno esame di coscienza. Scatta in questi casi una allergia generale che di solito si maschera da convinzioni a volte apparentemente innocue, ma in realtà destabilizzanti per l’equilibrio personale di ognuno. Non è la prima volta, ad esempio, che quanto consigliato anche dai testi sacri, sia solo considerato materia per dibattiti tra addetti ai lavori, laici o religiosi che siano. Si è attratti o si sta magari più attenti agli impulsi offerti dal neoconsumismo e da un individualismo “dorato”, che tutto tutela e fraternizza sulla carta. Gli stessi credenti spesso non siamo esenti da questo tipo di comportamento generale. [MORE]
È una bella presunzione pensare che la sapienza della Parola e il discernimento della Chiesa, al di là di tutte le incongruenze terrene ad essa attribuite, siano fuori tempo e non necessarie alla crescita del singolo o di una intera collettività. Tutte le volte che si è rotto l’equilibrio tra l’uomo e il cielo, l’umanità è stata sempre costretta a convivere con il male delle guerre, delle ingiustizie, della corruzione, del governo, dell’economia, dei diritti, dell’arretramento di ogni verità oggettiva. Ieri come oggi di riflesso le famiglie crollano; le amicizie cambiano sostanza; le incertezze galoppano; la solitudine, anche se ben camuffata, deteriora lentamente il cuore degli uomini. Non è un errore fermarsi e fare un checkup, proprio come si fa con la propria automobile.
Se per un mezzo meccanico non dimentichiamo mai la data del controllo dovuto, non si capisce perché si debba ignorare una periodica puntuale verifica interiore. Un momento in cui tarare ogni spinta emotiva e spirituale, per raggiungere uno status personale, in grado di intercettare gli spunti sapienziali dell’insegnamento evangelico e rivoluzionare così la nostra vita. La Parola è eterna, viene da Dio e perciò supera il tempo e la stessa umanità, perché essenza principale della loro natura. Un dono così grande al servizio dell’uomo in ogni sua presenza, privata o pubblica, nella storia di tutti i giorni. Non vedo perché ci si debba vergognarsi di considerare la straordinarietà del periodo quaresimale, per fare un vero “tagliando” della vita di ognuno. Un modo certo per prepararsi senza paure al mistero della croce, per rinascere nel cuore e nella mente con la resurrezione del Figlio dell’Uomo.
Invito i lettori di questa rubrica a non perdere l’ascolto delle Letture della Santa Messa, nelle prossime domeniche che precedono la Santa Pasqua. Si sappia che il demonio è ostile alla quaresima, proprio perché essa sollecita la meditazione interiore, mettendo a nudo le nostre negligenze, le apatie, le cattive condivisioni, i peccati, gli errori, le falsità, le connivenze, i pretesti sbiaditi, ecc. Nello stesso tempo ci riconduce all’appartenenza a Dio e non a noi stessi, superando in noi ciò che è del Padre e ciò che appartiene a Satana. Nelle tappe settimanali si riscopre anche la capacità dell’uomo di essere mediatore nella fede della Parola del Signore, abolendo così ogni tipo di nefandezza che lo accompagni. Allo stesso modo si rivaluta il valore del perdono, della misericordia e della mitezza, anche dinnanzi alla cattiveria altrui. Ci si affida infine al ministero profetico della Chiesa per diventare uomini di pace e di riconciliazione in ogni occasione. Buona quaresima a tutti!
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Egidio Chiarella