L'Europa in piazza sotto un unico slogan: "Per il Lavoro e la Solidarietà, no all'austerità"
Cronaca Campania

L'Europa in piazza sotto un unico slogan: "Per il Lavoro e la Solidarietà, no all'austerità"

mercoledì 14 novembre, 2012

NAPOLI, 14 NOVEMBRE 2012- Un unico cordone umano attraversa oggi l’Europa da Lisbona ad Atene, passando per Madrid, percorrendo di lungo in largo l’Italia, arrivando sino a Bucarest, Praga e Stoccolma. La mobilitazione generale che stamane trova un’Europa compatta, è stata indetta dalla CES- Confederazione europea dei sindacati- che tenta così di pronunciare il suo “NO” deciso ad una politica dell’austerità che lentamente fa scivolare il Vecchio Continente verso un punto di non ritorno. E allora presidi e mobilitazione transnazionali e scioperi in quattro Paesi: Italia, Spagna, Portogallo e Grecia. Dove la crisi si fa sentire di più, insomma.[MORE]

Le piazze- in Italia 87- si riempiono dunque per protestare contro una politica dell’austerity che anziché attenuare gli effetti della crisi non ha fatto altro, in molti casi, che esasperarne gli aspetti più preoccupanti. Così si manifesta, si fa sentire la propria voce, si esprime la propria stanchezza: basta tagli ai servizi pubblici, minati nella loro efficienza dalle continue decurtazioni degli ultimi anni; basta alle privatizzazioni e allo smantellamento del welfare; basta con la riduzione dei salari e delle pensioni che ha messo in ginocchio milioni di famiglie europee. Si sfoggia insomma una convinzione comune e cioè che il nuovo impulso al lavoro non possa venire da quelle misure restrittive in materia economica che non fanno altro che peggiorare la crisi mondiale, togliendo respiro a molti, a troppi. Bisogna invertire rotta, piuttosto, e procedere lungo direttrici diverse che riescano a mettere in atto politiche nuove: governance economica al servizio della crescita sostenibile; garanzie occupazionali per i giovani; una seria ed efficace lotta contro l’evasione e la frode fiscale; una redistribuzione delle tasse e dei salari, secondo parametri maggiormenti egualitari.

Dunque l’Europa, stamattina si sveglia sotto un’unica bandiera e lo fa in nome di quei diritti lesi che stanno prostrando milioni di cittadini della Comunità. Ci si compatta per svelare al Palazzo un grossissimo arcano: le forbici puntate contro le classi sociali più deboli hanno già mietuto troppe vittime.

(fonte immagine: sito cgil Lombardia)

Emmanuela Tubelli
 


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