Proposta di legge  per introdurre il reato di omicidio stradale
Cronaca Lazio Roma

Proposta di legge per introdurre il reato di omicidio stradale

domenica 5 giugno, 2011

 Firenze, 05 Giugno- Ha superato le cinquemila firme, in pochi giorni, la proposta di legge di iniziativa popolare che vorrebbe introdurre il reato di omicidio stradale e il ritiro a vita della patente, per coloro che, al volante, provochino incidenti mortali, essendo in stato d’ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. [MORE]

Ad annunciarlo è stato il sindaco di Firenze Matteo Renzi, che su Facebook ha comunicato la notizia. Il primo cittadino fiorentino, è stato tra i promotori più attivi a sostegno dell’iniziativa, lo stesso ricorda Lorenzo Guarnieri 17 anni, scomparso un anno fa in un incidente stradale: “Grazie a tutti quelli che stanno firmando perché la politica si occupi di più e meglio di incidenti stradali e siano rese più dure le sanzioni per chi, drogato o ubriaco, uccide qualcuno. Lo dobbiamo a Lorenzo e ai tanti che come lui sono stati strappati dalle proprie famiglie. Il sito è www.occhioallastrada.it", ha scritto Renzi.

 Un’analoga raccolta di firme è stata annunciata anche dal leader de La Destra, Francesco Storace, da anni particolarmente sensibile alla tematica. In particolare Storace, fa riferimento al triste episodio della morte di Mattia Veschi, investito da un romeno ubriaco, a Nettuno: "Il ragazzo appena sedicenne era in bicicletta quando è stato investito domenica scorsa. Il presidente della commissione Trasporti della Camera Mario Valducci ha detto che bisogna introdurre il reato di omicidio stradale. La proposta era stata lanciata tempo da anche dal sindaco di Firenze, che credo l'avesse letta dalla rete", ha scritto il leader La Destra.

L’AIFVS ( Associazione italiana familiari vittime della strada) tuttavia, non sembra particolarmente convinta dall’interesse della politica alla questione e, anzi, ne denuncia i pericoli di strumentalizzazione.

Nel 2009  le vittime di incidenti stradali sono state circa 7.000, 300.000 feriti ( di cui 20.000 sono divenuti disabili): dati allarmanti, che impongono una riflessione. I fattori principali dei sinistri sono la velocità eccessiva ( circa un terzo dei sinistri), mancanza di rispetto di indossare la cintura di sicurezza o il casco, e gli incidenti legati al consumo di alcol e droga, sempre più in crescita. Una piaga sociale che ha assunto dimensioni macroscopiche negli ultimi anni, alla quale non si può e non si deve rimanere indifferenti.

Davide Scaglione


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