Professore ucciso: non ancora rinvenuta l'arma del delitto
Cronaca Lombardia Bergamo

Professore ucciso: non ancora rinvenuta l'arma del delitto

venerdì 5 ottobre, 2018

BERGAMO, 5 OTTOBREAncora nessuna traccia dell’arma del delitto, probabilmente un’accetta o una roncola, con la quale sarebbe stato ucciso Cosimo Errico, il docente 58enne assassinato mercoledì 3 ottobre all'interno della fattoria didattica Cascina dei fiori, in una località di campagna di via Chiosi a Entratico (Bergamo). 

Non viene esclusa nessuna pista dalle indagini che spaziano damovente sentimentale a quella di probabili litigi con i vicini, transitando per la rapina o l'ambito familiare. 

L’ipotesi più avvalorata sembra essere quella motivata dal delitto maturato in seguito a uno screzio per ragioni economiche, forse con uno o più dei dipendenti della fattoria. 

Il professore di origini leccesi, come secondo lavoro, si occupava della gestione del  casolare di Entratico, che aveva comprato una decina d’anni fa e aveva destinato a ‘fattoria didattica’, con l’organizzazione di atività richreative, dedicate soprattutto visite da parte di scolaresche provenienti da tutta la Lombardia.

Per la cura degli animali e dei terreni circostanti, la vittima si faceva aiutare da lavoratori stranieri, indiani, pakistani e nordafricani, che reclutava anche tra gli ospiti del vicino centro di accoglienza di Vigano San Martino (BG).

Alcuni di loro pare fossero in nero, con stipendi bassi o addirittura non pagati 

Gli inquirenti, per avere un quadro il più possibile completo, stanno anche indagando sulla vita privata dell'uomo. 

Luigi Palumbo

Fonte immagine: Il Giorno



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