Processo Ruby, Sì al legittimo impedimento. Boccassini: «Disprezzo e oltraggio per i giudici»
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MILANO, 18 MARZO 2013 – Duro attacco del procuratore aggiunto Ilda Boccassini, a seguito della richiesta, da parte di Silvio Berlusconi e del suo collegio di difesa, di rinviare il processo sul caso Ruby. «In un altro Paese sarebbe un oltraggio e un disprezzo per la corte e lo è anche qui», ha dichiarato l Boccassini chiedendo la respingere istanza di legittimo impedimento di premier e legali.
Il procuratore aggiunto ha proseguito il suo affondo aggiungendo: «Questo processo deve andare avanti non siamo in presenza di un impedimento legittimo nè pe - r l'imputato Berlusconi nè per i suoi difensori. Sono 34 anni che esercito la funzione di pm e non ho mai visto un atteggiamento come questo, salvo in questo processo. Bisogna consentire al pm, che in quest'aula rappresenta lo stato, di concludere la requisitoria». [MORE]
In particolare, la reazione della Boccassini è stata provocata dall’assenza in aula degli avvocati Piero Longo e Niccolò Ghedini, che hanno preferito presentare - attraverso il loro sostituto processuale, l’avvocato Alessandra Merenda - un'istanza di legittimo impedimento per Silvio Berlusconi ma anche per loro stessi impegnati a Roma in una riunione del Pdl volta a scegliere i capigruppo di Camera e Senato.
A seguito dell'intervento della Boccassini, i giudici si sono riuniti in camera di consiglio per decidere se accogliere o meno i legittimi impedimenti oppure - come era stato chiesto dalla Boccassini - di permettere alla Procura di concludere la requisitoria con la richiesta di pena per Silvio Berlusconi. Alla fine, i giudici del tribunale di Milano hanno deciso di accogliere il legittimo impedimento avanzato da Silvio Berlusconi, mentre hanno respinto quello avanzato dai difensori, la cui assenza è stata ritenuta ingiustificata.
Così, il processo è stato aggiornato al prossimo 25 marzo, mentre sono state cancellate le udienze del 20-21 marzo.
(fonte: Corriere della Sera, La Repubblica)
Rosy Merola