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ROMA, 8 APRILE- E’ stato interrogato oggi il superteste del caso Cucchi, Francesco Tedesco, carabiniere imputato di omicidio preterintenzionale.
Ha dichiarato il carabiniere: "Al fotosegnalamento Cucchi si rifiutava di prendere le impronte, siamo usciti dalla stanza e il battibecco con Alessio Di Bernardo (carabiniere imputato) è proseguito. Ad un certo punto Di Bernardo ha dato uno schiaffo violento a Stefano... poi Cucchi è caduto a terra, battendo la testa e Raffaele D'Alessandro (altro carabiniere imputato) ha dato un calcio in faccia a Stefano". Spiega Tedesco: "Chiedo scusa alla famiglia Cucchi e agli agenti della polizia penitenziaria, imputati al primo processo. Per me questi anni sono stati un muro insormontabile" ammettendo: “Non era facile denunciare i miei colleghi. Il primo a cui ho raccontato quanto è successo è stato il mio avvocato. In dieci anni della mia vita non lo avevo ancora raccontato a nessuno" ha continuato: "Dire che ebbi paura è poco. Ero letteralmente terrorizzato. Ero solo contro una sorta di muro. Sono andato nel panico quando mi sono reso conto che era stata fatta sparire la mia annotazione di servizio, un fatto che avevo denunciato. Ero solo, come se non ci fosse nulla da fare. In quei giorni io assistetti a una serie di chiamate di alcuni superiori, non so chi fossero, che parlavano con Mandolini. C'era agitazione. Poi mi trattavano come se non esistessi. Questa cosa l'ho vissuta come una violenza". "Tu devi continuare a seguire la linea dell'Arma se vuoi continuare a fare il carabiniere" queste le parole del maresciallo Mandolini dette a Tedesco, alla domanda su come dovesse comportarsi nel caso in cui fosse stato chiamato a testimoniare in merito alla vicenda della morte di Cucchi, ha aggiunto il vicebrigadiere durante il processo: "Ho percepito una minaccia nelle sue parole".
Dopo dieci anni di menzogne e depistaggi in quest'aula è entrata la verità raccontata dalla viva voce di chi era presente quel giorno. Le dichiarazioni e le intenzioni espresse dal comandante generale dell'Arma ci fanno sentire finalmente meno soli, si è schierato ufficialmente dalla parte della verità" queste le parole della sorella di Stefano Cucchi, Ilaria, a seguito dell’interrogatorio di Tedesco.
Ludovica Portelli