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Tremore, respirazione superficiale, sudore, nausea, vertigini, iperventilazione, sensazione di formicolio tachicardia, senso di soffocamento o asfissia: sono i sintomi improvvisi di un attacco di panico. Eppure sembra che alcuni cambiamenti fisiologici anticipino la comparsa del disturbo. [MORE]
Secondo uno studio pubblicato su Biological Psychiatry infatti, è possibile prevedere un attacco fin da un’ora prima. Questo è quanto emerge dalla ricerca condotta da Alicia Meuret della Southern Methodist University di Dallas, negli Usa, che ha monitorato per ventiquattro ore 43 pazienti affetti dal disturbo cronico. I soggetti hanno indossato degli speciali misuratori che registravano l’andamento di alcuni parametri collegati agli stati d’ansia, come il respiro e il battito cardiaco. L’analisi dei dati ha permesso di individuare cambiamenti che si verificano a partire da 70-60 minuti prima che si abbia un attacco e che sono assenti quando questo non compare. La cosa più interessante è che queste alterazioni sono del tutto inconsapevoli per il paziente.
Un notevole passo in avanti per quanto riguarda la futura prevenzione e cura di questo disturbo che colpisce sempre più persone.
Roberta Lamaddalena