Pirellone, la Finanza indaga anche sui rimborsi opposizione
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MILANO, 08 GENNAIO 2013 – Un’altra visita da parte degli uomini della Guardia di finanza, su delega della Procura di Milano, in Regione Lombardia al fine di acquisire documentazione amministrativo-contabile inerente le spese sostenute – questa volta - dai gruppi di opposizione (Pd, IdV, Sel, Pensionati e Gruppo misto) negli anni compresi tra il 2008 e il 2012.
L’azione di questa mattina ad opera delle Fiamme Gialle, si ricollega ad un ordine di esibizione che era stato notificato nel dicembre scorso ai gruppi di Pdl e Lega. A seguito di ciò, erano scattate decine di inviti a comparire per i consiglieri del centrodestra, i quali hanno dovuto giustificare l'utilizzo dei fondi pubblici destinati ai gruppi consiliari. Al momento, 62 consiglieri sono già indagati e, nei prossimi giorni, verranno interrogati dai pm.
Così, dagli scontrini mostrati questa mattina ai finanzieri, emerge un conto da 250 euro pagato al Sushi Bar Higuma il 27 luglio del 2011, che fa capo ai rappesentati di Sel al Pirellone, i quali giustificano la spesa sostenendo che si trattò di “un pranzo di gruppo con i collaboratori”. Per Chiara Cremonesi di Sel (che ha rivendicato come giuste tutte le altre spese “alimentari”), “Purtroppo spiega abbiamo due dipendenti in maternità che non possiamo sostituire. [MORE]
E allora dobbiamo cercare quanto meno di rimborsare le spese dei collaboratori che ci danno una mano”. In questo modo, trovano un perché i 31,70 euro “da mettere su conto Sel per insalata con mozzarella, bresaola, ananas, panino verdura e formaggio e altri sette panini qualsiasi”. A ciò, si aggiungono anche le dodici confezioni regalo appena acquistate dalla “cooperativa Libera Terra”, per un totale di 552 euro. Alle spese alimentare, si aggiungono quelle sostenute euro per taxi e per i frequenti spostamenti in treno a Roma.
Tuttavia, non sono da meno i consiglieri lombardi dell’Italia dei Valori. Da quanto emerge, in data 8 aprile del 2010, hanno speso 350 euro alla trattoria Tullio. Inoltre, sempre in riferimento alla prima metà di quell’anno, rilevanti risultano essere le spese di rappresentanza: in cinque mesi hanno speso 4mila 873 euro.
(fonte: La Repubblica)
Rosy Merola