Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
MILANO, 28 OTTOBRE 2011- Aperto un nuovo filone d'inchiesta su una ventina di casi di lavoratori degli stabilimenti milanesi della Pirelli morti negli anni scorsi per tumori. Questa decisione segue un primo procedimento che lo scorso 23 settembre ha portato nelle aule del tribunale undici ex dirigenti della società, tra il'79 all'88, per 24 casi di operai deceduti o gravemente malati. [MORE]
Secondo le indagini, aperte dal pm Maurizio Ascione, oltre all'amianto, vi sono altre due sostanze pericolose, l'Ipa e l'Ammine, che l'accusa ritiene sarebbero state utilizzate nelle procedure di lavorazione degli pneumatici. Gli 11 ex dirigenti sono stati mandati a processo con le accuse di omicidio colposo aggravato e lesioni colpose gravi, in relazione a 24 casi, fra dipendenti morti di mesotelioma pleurico (la maggior parte) e altri malati di tumore.
Le denunce presentate dai familiari degli operai, accompagnate delle relazioni redatte dalla Asl di Milano, ha portato gl'inquirenti a decidere di aprire la nuova inchiesta, coordinata dal dipartimento guidato dal procuratore aggiunto Nicola Cerrato.
Allo stato attuale, il fascicolo per omicidio colposo e lesioni colpose aggravate è a carico di ignoti e concerne una ventina di casi di persone, che hanno lavorato tra gli anni Sessanta e gli anniNovanta alla Pirelli, e sono morte (i decessi arrivano fino al 2010) per mesotelioma pleurico (legato all'amianto) e soprattutto, la maggior parte, per tumori alla vescica.
Sencondo gl'inquirenti, malattie legate, appunto, all'esposizione all'Ipa e all'ammine. Tuttavia, non si esclude che nel corso delle indagini possano venire inseriti ulteriori casi.
Rosy Merola