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COSENZA, 10 GENNAIO 2011 - Le parole in diretta TV di Pippo Callipo (oggi a Brontolo, su Raitre) sono un monito e al contempo uno sprone per la Calabria e per la società civile calabrese. Non è possibile restare in silenzio dinanzi l’ennesimo vergognoso atto di arroganza dell’attuale classe politica, l’abolizione dell’incompatibilità è una decisione, che può avere effetti gravissimi sulla vita democratica di una regione come la nostra, che quotidianamente deve già fare i conti con tantissime forme di inquinamento del potere, come dimostrano tante inchieste e intercettazioni. [MORE]
La possibilità di essere candidati, restando consiglieri regionali in carica, è un’arma in grado di distruggere qualsiasi reale rinnovamento della classe politica. Non è pensabile, che una classe dirigente, incapace di risolvere almeno uno degli annosi problemi della nostra terra, si arroghi il diritto di poter gestire praticamente tutto, senza rinunciare a nulla. In nessun’altra regione l’articolo 122 della Costituzione è stato “attualizzato” in questo modo. In quanto, in esso la linea dell’incompatibilità tra diverse cariche pubbliche è ben rappresentata dagli esempi citati. E poi, come farebbe materialmente un consigliere regionale a partecipare lo stesso giorno al consiglio comunale a Cosenza, magari mentre poche ore dopo si dovrebbe trovare a Reggio per quello regionale? Quanta attenzione e quanta capacità di analisi e comprensione delle problematiche del territorio, può avere quello che potrebbe essere definito un consigliere/sindaco part-time?
È possibile immaginare che gli stessi, che hanno difficoltà ad affrontare i problemi per “mancanza di tempo e risorse”, possano risolverne (almeno uno) svolgendo più funzioni contemporaneamente? Sinceramente, tutto questo ha del grottesco, perché tra credersi super-uomini capaci di fare tutto e la realtà c’è un abisso incolmabile, quanto meno, per ciò che ha finora dimostrato la nostra classe politica. Noi di “Io resto in Calabria” ci sentiamo incompatibili con questa politica e chiediamo alla gente, alle associazioni, ai partiti che vivono questo nostro stesso disagio di far sentire forte la propria voce, per fare in modo che questa “vergogna” venga cancellata con urgenza, prima della prossima tornata elettorale. È ora di dire forte tutti insieme “Io sono incompatibile con questa politica”.
Associazione “Io resto in Calabria”