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Roma, 29 dicembre 2011. Nella conferenza stampa di fine anno, Mario Monti polemizza con le ricostruzioni giornalistiche ed accademiche che imputano al suo governo gli effetti recessivi della manovra recente, facendo presente che essa rappresenta il portato degli impegni contratti dal governo Berlusconi con l’Unione Europea e con le massime istituzioni finanziarie e non una propria scelta. [MORE]
Ugualmente piccata l’analisi dell’andamento dello spread negli ultimi giorni: l’accusa di non avere favorito un decremento nei rendimenti dei titoli pubblici italiani è ritenuta inconsistente non tenendo conto della cessazione dei massicci acquisti di tali titoli da parte della Bce. Fatte queste precisazioni, Monti passa a presentare le linee guida dei provvedimenti per la crescita portando l’attenzione sui profili di equità che le misure di liberalizzazione, semplificazione amministrativa e riforma del mercato del lavoro andranno a toccare senza gravare sui conti pubblici.