Cerca

Pescara, no ai cicchetti a un euro

Erica Benedettelli
Condividi:
Pescara, no ai cicchetti a un euro
Notizia in evidenza
Occhio alla notizia
Tempo di lettura: ~3 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

PESCARA, 21 MAGGIO 2013 – Polemiche sulla proposta di vietare i cicchetti ad un euro per le vie del centro storico nel capoluogo adriatico abruzzese; la scelta decisiva è stata presa in seguito alle aggressioni che hanno visto protagonisti due quarantenni, originari della provincia di Bari, presi a calci e pugni fuori da un locale. Uno di loro, un imprenditore, è stato anche derubato di 500 euro. [MORE]

Il fatto è accaduto nella notte tra il 10 e l’11 maggio, intorno alle quattro del mattino, mentre i due malcapitati bevevano in tranquillità, sono stati aggrediti da tre giovani ragazzi, senza un apparente motivo, costringendoli al ricovero per lesioni al volto guaribili in 21 e 5 giorni. Cristian Summa, presidente del consorzio Pescara Vecchia, si è subito mosso per evitare nuove situazioni di questo tipo ‹‹è ora di fare qualcosa; c’è bisogno di innalzare il target medio della popolazione e lo faremo proponendo di aumentare i prezzi dei cicchetti››.

In zona vecchia, infatti, molti locali vendono i cicchetti a basso costo – 1 euro – per incentivare la clientela giovanile e studentesca a consumare senza lasciarci il portafoglio, ma la zona è sorvegliata solo il sabato, o in prossimità delle festività, dalle 22 alle 4 del mattino dai carabinieri, dalla polizia, dai vigili e dalla guardia di finanza, mentre questa aggressione è avvenuta nella notte di venerdì, quando c’erano solo gli uomini di vigilanza all’entrata dei locali, e pertanto si è ancora alla ricerca degli aggressori. E mentre i carabinieri lavorano sulle telecamere a circuito chiuso e sulle dichiarazioni dei testimoni, gli imprenditori prendono le loro decisioni per scoraggiare i malintenzionati a commettere risse fuori dai loro locali.

Così l’incontro al municipio tra Cristian Summa, l’assessore al Commercio, Gianni Santilli, il dirigente della squadra volante della polizia Alessandro Di Blasio e i venticinque titolari dei bar in corso Manthoné ha sancito la via della ‹‹tutela dell’immagine›› a scapito del basso costo: infatti, nella riunione al Municipio, è emerso il fatto che l’esiguo costo degli alcolici, spesso di bassa qualità, incoraggia i giovani all’alcool e nonostante le misure restrittive – non si può uscire dai locali con bicchieri di vetro oltre le 23 e non si possono somministrare alcolici oltre le 2 di notte – i giovani si ritrovano spesso con un bicchiere di troppo anche prima dell’orario di divieto, diventando così una fonte di pericolo per loro e per gli altri.

Ma gli imprenditori in questione sono circa un terzo di quelli presenti nella zona- che conta circa 90 locali in totale - e la polemica è ancora accesa, spostandosi dalla rissa della notte del 10 maggio ai cicchetti e alla concorrenza sleale.

Erica Benedettelli

[immagine da pescaraoggi.it]


Vuoi restare sempre aggiornato con le notizie più importanti?

Iscriviti ai nostri canali ufficiali:

Riceverai in tempo reale tutti gli aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Erica Benedettelli

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.