Pesaro, confermato il fermo per i due giovani ritenuti responsabili della morte di Ismaele Lulli
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PESARO, 21 LUGLIO 2015 - È stato ritrovato questa mattina il corpo senza vita di Ismaele Lulli, ragazzo di 17 anni scomparso 24 ore prima.
Siamo nel piccolo comune di Sant’Angelo in Vado in provincia di Pesaro Urbino. Ismaele frequentava il secondo anno all’istituto alberghiero di Piobbico, viveva con la madre e la sorella più piccola. Ieri dopo aver mandato un messaggio ad un parente non ha più fatto avere sue notizie quindi la madre ha avvisato i carabinieri.
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Questa mattina un abitante della zona ha avvistato il cadavere del giovane in un dirupo vicino una chiesetta, all’interno di un bosco in località San Martino in Selva Nera, e ha immediatamente allertato le forze dell’ordine.
Il corpo del giovane presenta una profonda ferita alla gola, probabilmente la causa del decesso.
Si pensa ad un omicidio, ma gli inquirenti stanno vagliando tutte le ipotesi. Si ritiene possibile, infatti, che il ragazzo sia stato ucciso altrove e che il corpo sia stato successivamente abbandonato in quel boschetto. I carabinieri setacciando l’area hanno rinvenuto due zainetti che forse possono fornire ulteriore materiale per le indagini, ma le ricerche continuano: si spera di trovare tra la boscaglia anche la possibile arma del delitto.
Aggiornamento ore 17.10 – Nel caso della drammatica morte del giovane Ismaele potrebbero essere coinvolti due cittadini albanesi, rispettivamente di 20 e 21 anni, amici della vittima e incensurati, in queste ore interrogati dai carabinieri del Comando provinciale di Pesaro Urbino, guidati dal colonnello Antonio Sommese. Non viene esclusa dagli inquirenti la pista dell’omicidio passionale.
Dall’esame dei tabulati telefonici della vittima, è emerso un sms, l’ultimo, inoltrato a un parente domenica scorsa alle 16, che così recita: «Cambio vita, vado a Milano. Non mi cercate».
Alla smentita della notizia, secondo la quale Ismaele avesse i polsi legati, va ad aggiungersi un altro dettaglio: sul busto del ragazzo sono stati rinvenuti pezzi di nastro adesivo. Per quanto riguarda invece la possibile assunzione di droghe, saranno l’esame autoptico e gli opportuni esami tossicologici già disposti, a svelarne la fondatezza.
Intanto si continua a cercare l’arma del delitto.
Aggiornamento ore 22.00 - Sono stati formalmente fermati poco fa i due giovani albanesi, di 19 e 20 anni, sospettati dell'omicidio del 17enne Ismaele Lulli. I due, sotto interrogatorio dalla notte scorsa, hanno cominciato a collaborare, facendo le prime ammissioni.
Fonti investigative riferiscono: "E' come si stessero rendendo conto ora dell'enormità del fatto", "un delitto da videogame".
Alla base dell'omicidio ci sarebbe un movente passionale. Pare infatti che il 20enne fosse geloso della frequentazione della fidanzata con Ismaele.
Intanto il clima a Sant'Angelo in Vado è molto teso. Nel corso del trasferimento dei due ragazzi dalla caserma dei carabinieri al carcere di Villa Fastiggi a Pesaro, un gruppo di persone ha inveito contro i due responsabili della morte di Ismaele e ha cercato di colpire a calci e pugni i mezzi delle forze dell'ordine. L'intervento dei militari ha evitato gravi conseguenze.
Antonella Sica, Emanuela Innocenzi, Domenico Carelli
(immagine da notizie.tiscali.it)