Perugia, Gerard Biard di Charlie Hebdo: "Se rifiutiamo il confronto siamo morti"
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PERUGIA, 17 APRILE 2015 – Invitato nell’ambito del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia ad approfondire il dibattito sulla libertà di espressione e di satira, il direttore di Charlie Hebdo, Gerard Biard, ha spiegato attraverso un videomessaggio le ragioni della sua mancata partecipazione.[MORE]
Dopo aver ringraziato l’organizzazione del festival per l’invito, Biard ha dichiarato: «anche se quello che è accaduto è terribile abbiamo voluto andare avanti - a Charlie - perché vogliamo far capire a tutti non soltanto ai francesi, ma a tutti gli europei, a tutta la gente del mondo, a tutti i democratici del mondo, che esercitare un diritto non è una provocazione».
«Siamo stati spesso accusati di essere provocatori - ha aggiunto -, perché abbiamo usato il diritto della libertà di espressione, della libertà di satira, della libertà di caricatura e della libertà di blasfemia. La blasfemia per noi è importante non perché è un piacere bestemmiare o insultare il potere divino; è importante perché è una forma di contestazione dell’autorità, e questo in democrazia è fondamentale. Se una democrazia proibisce la blasfemia, se la punisce con la legge, non è più una democrazia, perché punisce la contestazione dell’autorità. Per noi è questa una delle ragioni per cui abbiamo deciso di continuare. Perchè quello che è stato colpito non è soltanto la libertà di espressione, la laicità, la libertà di ridere e di sentire, è il cuore dell'idea politica della democrazia, della contestazione, della possibilità di contestare e della possibilità del dibattito. Abbiamo visto con l'attentato a Copenhagen che questa gente, il dibattito, non lo vuole, lo rifiuta. E questo non è possibile. Se rifiutiamo il confronto siamo morti. E noi siamo sempre vivi».
Nella terza giornata della kermesse, tra gli appuntamenti in programma, si segnala lo Special Event Edward Snowden e il dibattito su sorveglianza e privacy (alle ore 18.00, presso la Sala dei Notari), tra Edward Snowden (in collegamento via Skype), «il whistleblower che ha rivelato l'enorme portata delle pratiche di sorveglianza della NSA», e la regista Laura Poitras (via Skype), che di recente ha vinto un premio Oscar per il docu-film Citizenfour (che domani sarà proiettato alle ore 22.30 alla Sala dei Notari). L’incontro è organizzato in collaborazione con Coalizione Italiana Libertà e Diritti Civili (CILD) e American Civil Liberties Union (ACLU).
Domenico Carelli
(Foto: estivaldelgiornalismo.com)