Pentagono alla Corea del Nord: "Basta azioni provocatorie". Appello della Cina: "Moderare toni"
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WASHINGTON, 24 APRILE- La pazienza USA sembra essere finita: il Pentagono si rivolge direttamente a Pyongyang a poche ore dalla dichiarazione della Corea del Nord, che si è detta pronta ad "affondare" la portaerei inviata da Donald Trump. [MORE]
Il portavoce del quartier generale della Difesa Usa, Gary Ross ha detto: "Chiediamo alla Corea del Nord di astenersi da azioni provocatorie e da una retorica destabilizzante". Ross ha ribadito che "il programma nucleare nordcoreano rappresenta una chiara e grave minaccia per la sicurezza degli Stati Uniti".
Interviene anche la Cina che ha invitato ad un'azione distensiva bilaterale tra Usa e Corea del Nord precisando si oppone a qualunque cosa contrasti le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu.
Si teme che proprio in questi giorni possa arrivare il nuovo test nucleare di Pyongyang, perché il 25 aprile sarà l'ottantacinquesimo anniversario della fondazione dell'esercito popolare coreano. Rodong Sinmun, il quotidiano ufficiale del Partito dei Lavoratori nordcoreano scrive che Washington starebbe invece pianificando un attacco con armi chimiche, e che “gli Usa vogliono infliggere sulla nazione coreana un orribile disastro senza precedenti".
Di tutta risposta Kim minaccia di "cancellare l'America dalla faccia della Terra" e si dice pronto ad “affondare con un solo colpo la portaerei Usa a propulsione nucleare Carl Vinson”, ora diretta verso la Corea e definita dal Rodong Sinmun "un gigantesco animale".
Maria Minichino
(fonte immagine wikipedia.org)