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ROMA, 13 NOVEMBRE - Una proroga dell’Ape social al 2019, un allargamento delle categorie previste con l’aggiunta di lavoratori agricoli, marittimi pescatori e siderurgici, "un'apertura" con un proposta sulle pensioni future, quelle dei più giovani e l'equiparazione tra pubblico e privato della fiscalità per la previdenza integrativa.
Questi dovrebbero essere gli elementi su cui il governo dovrebbe trattare domani per quanto riguarda la trattativa sulle pensioni con i sindacati, anche se quest’ultimi richiedevano un intervento più ampio. Una proroga dell'Ape social al 2019 ed un allargamento era stato proposto nei giorni scorsi dal Pd con tre emendamenti alla manovra con un’estensione a chi, dopo aver maturato almeno 30 anni di contribuzione, si trova in stato di disoccupazione senza indennità da almeno 3 mesi, a seguito di licenziamento, a prescindere dal tipo di rapporto di lavoro.
Gli italiani vanno in pensione con un ritardo di 3 anni rispetto gli altri paesi dell’Ue: gli uomini italiani percepiscono l'assegno pensionistico per una media di 16 anni e 4 mesi, 2 anni e 5 mesi in meno rispetto alla media europea, le donne per 21 anni e 7 mesi, 1 anni e 7 mesi in meno rispetto alla media europea.[MORE]
Fonte immagine: www.eurolines.de
Alessio De Angelis