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ROMA, 4 AGOSTO 2011 - Da circa dieci anni il numero di Paesi che fanno ricorso alla pena capitale è in diminuzione. Se aumentano i Paesi abolizionisti, tuttavia, a destare preoccupazione è il numero totale di esecuzioni eseguite in tutto il mondo, per le quali nel 2010 si è registrato un aumento rispetto agli anni precedenti. È quanto emerge dal rapporto La pena di morte nel mondo redatto dall'associazione radicale 'Nessuno tocchi Caino', che da anni si batte per l'abolizione di questa pratica.[MORE]
Il rapporto, presentato questa mattina a Roma, evidenzia alcuni aspetti relativi all'esecuzione di questa pratica nell'anno 2010 e nel primo semestre del 2011. A destare più allarme è il numero delle condanne a morte eseguite l'anno scorso: 5.837 esecuzioni in almeno 22 paesi. In aumento rispetto al 2009 e al 2008, anni nei quali le esecuzioni ammontavano rispettivamente a 5.741 e 5.735, mentre i Paesi che vi avevano fatto ricorso erano stati rispettivamente 19 e 26.
Se confrontiamo il dato fornito da Nessuno tocchi Caino con quello evidenziato pochi mesi fa da Amnesty International, la quale aveva parlato di almeno 527 esecuzioni, si nota una discrepanza che, in realtà, è solo apparente. Le cifre fornite da Amnesty, infatti, non tengono conto – volutamente e dichiaratamente – delle esecuzioni avvenute in Cina, Paese nel quale le cifre ufficiali sono coperte dal segreto di Stato.
Il rapporto di Nessuno tocchi Caino, al contrario, prende in considerazione anche le condanne capitali eseguite in Cina l'anno scorso. Ed è proprio la Cina il Paese che, con circa 5.000 esecuzioni, ha fatto maggior uso di questa pratica, rappresentando ben l'85,6% del totale mondiale. Sul drammatico podio seguono Iran e Corea del Nord, rispettivamente con 546 e 60 condanne eseguite. È l'Asia che si conferma, come negli anni precedenti, il continente che utilizza maggiormente questa pratica, eseguendo il 95,4% delle condanne capitali mondiali.
Nel continente africano le esecuzioni sono state almeno 46 in 6 paesi, Libia in testa con almeno 18 condanne eseguite. In Europa, l'unico Paese a mantenere la pena di morte è la Bielorussia, che nel 2010 ha eseguito quattro condanne capitali. Nel continente americano, invece, l'unico Paese che continua a mettere in atto questa pratica sono gli Stati Uniti, che l'anno scorso hanno eseguito 46 condanne a morte.
La presentazione del rapporto di Nessuno tocchi Caino è stata salutata con favore dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. «Desidero manifestare – scrive Napolitano in un messaggio mandato questa mattina all'associazione - il mio vivo apprezzamento per la tenacia con la quale la vostra organizzazione opera da anni in vista del conseguimento di un obiettivo di grande valore etico e civiltà giuridica».
Serena Casu