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ROMA, 3 APRILE - Il giorno dopo le votazioni interne al PD, non mancano le polemiche: ad alzare il tono delle polemiche sono gli orlandiani che già nei giorni scorsi avevano minacciato di ritirarsi dalle votazioni in alcuni circoli in Italia, tra cui quello di Barletta, a causa delle anomalie nei tesseramenti, che ha poi portato all'annullamento di 569 tessere online. [MORE]
La stessa polemica è scoppiata a Lecce dove Fritz Massa, parlamentare salentino ha dichiarato: "Abbiamo deciso di non presentare la lista dei delegati alla convenzione del circolo della città di Lecce in assoluta coerenza con l'impostazione che la mozione, che sostiene Andrea Orlando, ha assunto sin dai primissimi giorni del congresso"
E continua dicendo: "Non solo si è registrato un anomalo incremento delle tessere, ma, come è facile evincere dai resoconti fotografici, lo squilibrio fra i partecipanti alla convenzione e il numero dei votanti ha assunto dimensioni irragionevoli, in un contesto nel quale circa 250 tessere su 600 non sono state ritirate dai titolari, ma da un unico soggetto che ha versato l'intero importo. Un indizio non vale nulla due indizi autorizzano un sospetto, tre indizi costituiscono una prova. E quindi vi è la prova che la convenzione del circolo di Lecce non legittima l'esito del voto".
Le proteste ed i dubbi degli orlandiani sono sostenute anche da alcuni renziani, come Alessia Fragrassi rappresentante della Mozione Renzi nel capoluogo salentino: "Nel congresso a Lecce pacchetti di tessere sono stati consegnati a una sola persona e pagati dalla stessa persona. Per questo, oggi le Mozioni Renzi e Orlando non hanno presentato liste, denunciando la presenza di fortissime e incontestabili anomalie. Riteniamo che il congresso cittadino debba essere invalidato".
Maria Minichino
(fonte immagine statoquotidiano.it )